Il sidechain in multibanda: ne ho già parlato in passato, ma questa volta andiamo davvero a fondo e analizziamo come l’ho personalizzata per adattarla alla mia routine di mix.
Perché il multiband sidechain?
Questa tecnica mi è particolarmente cara perché non l’ho appresa da altri, ma l’ho costruita e ottimizzata da zero, secondo le mie esigenze. A differenza di tanti altri strumenti e approcci che ho semplicemente adottato perché funzionavano bene, questo l’ho fatto mio fin da subito, e ancora oggi è un pilastro del mio metodo.
La sua forza? È trasparente, salva-spazio e mi permette di incastrare gli strumenti tra loro senza snaturarli. In un’epoca in cui ogni produzione è diversa dall’altra, in cui il sound di un artista può cambiare radicalmente da un album all’altro – pensate a Taylor Swift, per esempio – il compito del fonico non è più gonfiare tutto al massimo, ma essere coerente con l’intenzione sonora originale.
Additivo vs sottrattivo
Negli anni ho capito che le tecniche addittive – boost di EQ, transienti, saturazioni – tendono a “rendere tutto più bello”, ma non sempre è ciò che serve.
Al contrario, le tecniche sottrattive e ad incastro, come il sidechain multibanda, permettono di ottenere un mix più pulito, più rispettoso delle timbriche originali e con una pressione sonora reale, non solo percepita.
Come lo uso
Nel video vi mostro l’applicazione su diversi strumenti: cassa, basso, voce, rullante, ma la logica è la stessa. Invece di comprimere tutto il suono, isolo una fascia di frequenze (es. solo le basse del basso o solo la fondamentale del rullante) e agisco lì, solo quando serve. Questo evita effetti non voluti e mi permette di mantenere volume e chiarezza, anche a livelli di RMS da mastering.
Per me è una tecnica fondamentale perché posso spingere dove serve e lasciare spazio dove è necessario, senza mai snaturare i suoni originali. Non sto cambiando il suono con l’equalizzatore, sto solo togliendo interferenze tra strumenti che condividono le stesse aree di frequenza.
Volume percepito vs RMS
C’è ancora la convinzione che più l’RMS è alto, più il mix suoni forte. Non è vero.
Se superate certi livelli, il suono inizia a collassare. Il trucco sta nell’abbassare l’RMS senza perdere volume, e questo si ottiene proprio migliorando gli incastri fra gli strumenti.
Il sidechain multibanda è uno degli strumenti più potenti che abbiamo a disposizione nel mondo digitale. Non è magia: è precisione, ascolto e buon senso. Vi consiglio di sperimentare, capire cosa funziona per voi e trovare il vostro equilibrio. Quando ci riuscirete, ve lo garantisco, i vostri mix suoneranno meglio, più forti e più puliti, e vi divertirete anche di più nel farli.
Alla prossima puntata, dove vedremo un ulteriore step avanzato di questa tecnica!
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