Dopo oltre vent’anni, Yo-Yo Ma torna in recital solistico a Firenze. Il celebre violoncellista sarà protagonista di un concerto straordinario sabato 14 giugno 2025, alle ore 18, presso la Sala Mehta del Teatro del Maggio, in una coproduzione tra il Teatro del Maggio Musicale Fiorentino e gli Amici della Musica di Firenze, nell’ambito dell’87esima edizione del Festival del Maggio.
Un ritorno carico di significati
L’ultima apparizione fiorentina di Yo-Yo Ma in veste solista risale al 13 novembre 2004, sul palco del Teatro della Pergola. Un ritorno tanto atteso quanto significativo, che rinnova il rapporto tra l’artista e la città. Nel 2008, era tornato in duo con la pianista Kathryn Stott. Ora, dopo anni di evoluzione artistica e personale, offre nuovamente al pubblico fiorentino una performance che si annuncia come un viaggio emozionale e riflessivo.
Il programma: tre Suites di Bach e nuovi orizzonti
Al centro del programma troviamo tre capisaldi del repertorio per violoncello solo: le Suites n.1 BWV 1007, n.3 BWV 1009 e n.6 BWV 1012 di Johann Sebastian Bach. Brani che hanno accompagnato l’intera carriera di Yo-Yo Ma, interpretati e incisi in tre periodi diversi (1983, 1997 e 2018), diventando un modello di riferimento per intere generazioni di musicisti.
Accanto ai capolavori bachiani, l’artista proporrà pagine meno note ma di forte impatto culturale e sonoro: Summer in the High Grassland del compositore cinese Zhao Jiping, la Partita op.31 del turco Ahmed Adnan Saygun, composta in occasione del 150° anniversario della morte di Schiller, e la Sonata per violoncello solo dell’americano George Crumb, scritta nel 1955 e influenzata dalle estetiche di Hindemith e Bartók.
Un ambasciatore della musica nel mondo
La carriera di Yo-Yo Ma non è soltanto quella di un virtuoso dello strumento: è anche il percorso di un uomo che ha sempre cercato di superare i confini della musica per toccare le corde più profonde della condizione umana. Il suo impegno in progetti come il Bach Project, che ha portato le Suites di Bach in 36 comunità nei sei continenti, e Our Common Nature, iniziativa dedicata alla relazione tra cultura e natura, testimonia una visione artistica fortemente etica e comunitaria.
“Credo che la cultura abbia il potere di generare fiducia e comprensione” (Yo-Yo Ma)
Nel corso della sua lunga carriera, Yo-Yo Ma ha costruito una discografia imponente, con oltre 120 album e 19 Grammy. Dai lavori classici alle collaborazioni trasversali, come Hush con Bobby McFerrin o The Goat Rodeo Sessions con Stuart Duncan, Edgar Meyer e Chris Thile, la sua produzione riflette una continua ricerca di senso e connessione.
Tra le sue pubblicazioni più recenti spiccano Six Evolutions – terza registrazione integrale delle Suites di Bach – e Merci, album realizzato con Kathryn Stott dedicato alla musica di Gabriel Fauré, come espressione di gratitudine per i legami profondi che la musica sa costruire.
Nato a Parigi nel 1955 da genitori cinesi e trasferitosi a New York in giovane età, Yo-Yo Ma ha studiato alla Juilliard e ad Harvard, e ha suonato per nove presidenti degli Stati Uniti.
Il suo talento è stato riconosciuto con i più prestigiosi premi internazionali, dalla National Medal of the Arts alla Presidential Medal of Freedom. È Messaggero di Pace delle Nazioni Unite, membro del World Economic Forum, e fondatore del collettivo musicale Silkroad.
Suona tre strumenti straordinari: un violoncello moderno dei liutai Moes & Moes (2003), un Montagnana del 1733 proveniente da Venezia e il Davidoff Stradivarius del 1712.
Per informazioni consultate il sito del Teatro del Maggio.
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