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Tour Diary: a Francoforte si suona presto e bene

La strada per Francoforte é stata lunghetta, ma puntuali come un orologio svizzero arriviamo al Batschkapp alle 13:00; ci sono già una trentina di persone in attesa per assicurarsi le prime file.

La strada per Francoforte é stata lunghetta, ma puntuali come un orologio svizzero arriviamo al Batschkapp alle 13:00; ci sono già una trentina di persone in attesa per assicurarsi le prime file.

Entriamo nel retro del locale e lo staff come di consueto ci accoglie positivamente e ci aiuta a scaricare il furgone. Lasciamo tutte le cose nel retro palco, nella zona carico, ed io e Finch passiamo a salutare Filippo e Robert, due amici che sarebbero poi venuti la sera. Rientriamo intorno alle 14:30 e iniziamo a preparare, come tutti i giorni, le nostre cose.

Tour Diary: a Francoforte si suona presto e bene

Noi utilizziamo i fonici resident delle venue, quindi é cosa buona e giusta andarci subito a scambiare due chiacchiere non appena arrivati: è importante sia per fare subito una buona impressione che per spiegare bene le esigenze di sound che per forza di cose non possono essere captate da una scheda tecnica (che tutti i locali hanno già).

Non avendo (per ragioni logistiche) il nostro fonico, vediamo che tendenzialmente, se non vai molto a genio a quello del posto, cosa che per ora ci é capitata solo a Dresda ed Erfurt, non viene messo sul piatto il 100% delle competenze. Dunque é importante fare una buona impressione, ringraziare per il tempo speso per te, essere sempre gentili.

Il check va una bomba, in cuffia ho un ascolto pazzesco. Il fonico di palco é bravissimo e mi tira fuori davvero un disco nelle orecchie: fantastico!

Tour Diary: a Francoforte si suona presto e bene

Oggi tutto inizia un po’ prima, suoneremo alle 19:10 (i The Rasmus alle 20:10), un orario decisamente insolito per noi italiani che di solito a quell’ora stiamo iniziando il check. Facciamo una doccia rapidissima e siamo pronti. Purtroppo prima di iniziare, al line check che ci chiede il fonico, non vanno sia il microfono della chitarra di Fede che quello per la voce; nel giro di qualche minuto si sistema tutto e siamo pronti.

Il Batschkapp é sold-out, quasi 1500 persone riempiono la sala tedesca ed é un piacere suonare in questo contesto. Il pubblico é caloroso, anche se non clamorosamente, ma é con noi durante tutto lo show, cosa che ci mette in condizione di suonare ancora più gasati.

Il concerto va via via esaurendosi ed é il momento dei The Rasmus. Durante il loro show noi chiudiamo tutte le nostre cose nel retro palco e carichiamo il furgone in modo da lasciare libera l’area per quando finiranno loro. É ora di rilassarsi un po’: una birretta, il divano e qualcosa da sgranocchiare. Lasciamo il locale alle 23:30, come tutti, e sembrano le tre di notte considerando l’anticipo di qualsiasi orario.

Scopriamo, tra l’altro, che la sala viene liberata subito dalla produzione dei The Rasmus perché in quella stessa sala, dopo un’ora, ci sarebbe stato un altro evento: dimostrazione di come si possano sfruttare gli spazi per farli lavorare bene e costantemente, un miraggio per noi, purtroppo.

Stanchi ma davvero felici ci mettiamo in viaggio verso Monaco!