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The Byrds, l’ultimo volo di Gene

È da poco passata la una del pomeriggio quando, nella sua bella casa di Sherman Oaks, nella San Fernando Valley, una delle zone di Los Angeles più abitate da latinoamericani, viene ritrovato il corpo senza vita di Gene Clark, 46 anni, membro fondatore e voce solista della rock band californiana The Byrds.

Il coroner, sul referto, scrive che la “morte è dovuta a cause naturali: probabilmente un’ulcera”.

Il giorno prima, Clark era stato dal dentista per un intervento piuttosto complicato ed era sotto sedativi. In realtà, chi lo conosce bene, sa che quella di Gene è una lunga storia di droga e alcol. Sempre nascosta, mai risolta.
In aprile, le sue ultime apparizioni pubbliche: dopo aver inciso con Carla Olson un nuovo disco e aver fatto qualche data con lei in Inghilterra, Clark si esibisce per quattro serate al Cinegrill di Hollywood.
Canta male e ha un aspetto orribile.

The Byrds, l'ultimo volo di Gene

Dopo anni di scontri, litigi e battaglie legali con gli altri membri del gruppo, Gene Clark qualche mese prima, il 16 gennaio 1991, si era riappacificato con David Crosby, Roger McGuinn e Chris Hillman in occasione della grande reunion dei Byrds voluta dalla Rock ‘N’ Roll Hall Of Fame al Waldorf Astoria di New York, nella stessa sera in cui il presidente americano George Bush dichiara guerra all’Iraq.

Dopo la morte, il corpo di Gene viene sepolto nella città natale di Tipton, Missouri. Sulla piccola lapide della semplice tomba una scritta: Harold Eugene Clark – No Other (nessun altro), proprio come il titolo del suo album solista più bello e suggestivo.