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No Nukes, grandi artisti in concerto contro il nucleare

Al Central Park di New York 450.000 persone assistono a un concerto contro l'energia nucleare. Tra i protagonisti, sul palco, ci sono Bruce Springsteen, James Taylor, Jackson Browne, Linda Ronstadt.

Alcuni di loro più Graham Nash, Bonnie Raitt e John Hall poco più di due anni prima (dal 19 al 23 settembre del 1979) si erano trovati al Madison Square Garden, sempre a New York.

Lì, sotto il nume di MUSE (Musicians United for Solar Energy) avevano dato vita al progetto No Nukes destinato a diventare un album triplo e un film al quale avevano aderito alcune delle più luminose star del rock americano degli anni ’60 e ’70. I fondi raccolti sarebbero serviti per finanziare le ricerche per l’energia solare e per informare il mondo dei pericoli del nucleare, specie dopo l’incidente (accaduto il 28 marzo del 1979) nella centrale di Three Mile Island, vicino a Harrisburg in Pennsylvania.

No Nukes, grandi artisti in concerto contro il nucleare

Ai cinque concerti del Madison Square Garden il pubblico partecipa in modo entusiasta, specie all’ultimo show (quello del 23 settembre) che coincide con il 30° compleanno di Bruce Springsteen che qui riceve un’accoglienza da autentico eroe popolare.

Tra i tanti momenti fantastici di quella prima manifestazione di rock ecologista, c’è quello che un quartetto d’eccezione (composto da Nash, John Hall, James Taylor e Carly Simon) regala ai cultori e agli appassionati ridisegnando con classe e maestria l’inno dylaniano “The Times They Are A-changin’”.

Cover photo by Craig ONeal – CC BY 2.0