HomeStrumentiBasso - Liuteria & DIYCapotasto della chitarra: meglio tusq, osso o altri materiali?

Capotasto della chitarra: meglio tusq, osso o altri materiali?

Inizia oggi una video rubrica dedicata alla liuteria nella quale alcuni tra i migliori liutai del circuito GTR DOC vi aiuteranno nelle vostre scelte per uno strumento settato e costruito perfettamente.

Inizia oggi una video rubrica dedicata alla liuteria nella quale alcuni tra i migliori liutai del circuito GTR DOC vi aiuteranno nelle vostre scelte per uno strumento settato e costruito perfettamente.

Nel primo video incontriamo Marco Omar Viola, liutaio professionista e fondatore di MOV Guitars
Prima di scendere nel dettaglio, vi ricordiamo che il circuito GTR DOC è un network dedicato alla liuteria e alla manutenzione della chitarra ideato da Music Gallery e che si avvale della collaborazione di ottimi liutai professionisti di varie regioni italiane. 
Il sistema, suddiviso in un vero e proprio catalogo dove i vari servizi offerti sono distinti per categorie, raggruppa un numero variabile di liutai e negozi che forniscono assistenza, manutenzione e personalizzazione dello strumento.
Per saperne di più consulta il sito ufficiale GTRDOC.it.

Un capotasto influenza sia il corretto funzionamento della chitarra (o basso), cioé in particolare la sua intonazione, sia il suono, perché materiali diversi restituiscono anche influenze timbriche differenti.
Può sembrare un particolare, ma ha invece una grande importanza nella resa finale dello strumento ed è uno dei primi e più facili (e meno costosi…) upgrade che potreste fare, soprattutto su strumenti entry level, che spesso usano materiali plastici non performanti.

Cosa sarà quindi meglio, tusq, osso o corno?
Tre materiali diversi che hanno caratteristiche fisiche e sonore diverse. Marco Viola ce ne parla e li sottopone anche al curioso “test della piastrella“, che forse ad alcuni di voi potrà sembrare fuori dagli schemi, ma che per un liutaio ha un significato da prendere piuttosto sul serio.