Quando canti, hai mai avuto l’impressione di imitare troppo i tuoi cantanti preferiti? Non sei il solo. Molti vorrebbero cantare come il proprio cantante preferito: la loro voce ci emoziona in una maniera inspiegabile, e senza quel suono ci sembra quasi che la canzone sia “sbagliata”.
Tuttavia, quando proviamo a cantare le canzoni che più ci piacciono, spesso finiamo con il voler imitare troppo il suono della voce che vorremmo sentire, piuttosto che concentrarci sullo sfruttare al meglio la nostra vera voce.
Ma come si fa a trovare il suono della propria voce? Beh, è una faccenda ben diversa. Scoprire la nostra vera voce vuol dire non solo isolare le caratteristiche che la rendono riconoscibile, ma anche imparare ad apprezzarle e a valorizzarle.
Nel podcast pubblicato sul Musicezer Inner Studio la vocal coach parla proprio di questo aspetto: è naturale lasciarsi ispirare. Ma il rischio è smarrirsi in un’imitazione che, nel tempo, diventa una maschera.
La voce artefatta si sente, sempre. Anche nei professionisti. E quando succede, qualcosa si spezza. Perché manca quel legame profondo, emotivo e fisico con la propria espressività autentica. Il canto diventa costruzione, non comunicazione.
Allora, qual è la via per tornare a sé stessi? La risposta sorprende per la sua semplicità: parlare. Sì, hai letto bene. Il timbro vocale autentico è lo stesso con cui parli ogni giorno. È la tua impronta sonora, come un’impronta digitale. E il primo passo per riscoprirla è un esercizio che non richiede microfoni, scale o spartiti.
Il percorso proposto in questa lezione è fatto di ascolto, fiducia e attenzione quotidiana. Si tratta di coltivare un rapporto sincero con la propria voce, imparando ad amarla, anche nei suoi limiti apparenti. Perché, come viene ripetuto più volte, non c’è niente di sbagliato nel tuo suono. Puoi lavorare sull’equilibrio, sull’intonazione, sulla tecnica… senza mai snaturarti.
Se vuoi scoprire di più, puoi accedere gratuitamente al podcast su Musicezer Inner Studio.
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