HomeStrumentiTastiere - ArtistiLa tastiera Yamaha YC73 in una superba performance del Michele Papadia Trio

La tastiera Yamaha YC73 in una superba performance del Michele Papadia Trio

Quando una performance al fulmicotone diventa l'occasione per conoscere meglio uno strumento musicale: protagonisti Michele Papadia e la tastiera Yamaha YC73.

“Libera la tua mente” con Michele Papadia

Partiamo dalla performance e dagli artisti: nel video in copertina ascoltiamo in azione il trio di Michele Papadia, un grande artista dei tasti bianchi e neri (protagonista anche di un interessante approfondimento sulle nostre pagine), affiancato da una sezione ritmica decisamente di tutto rispetto: al basso c’è la nostra vecchia conoscenza Federico Malaman, mentre della batteria si occupa Giovanni Giorgi.

Il risultato si intitola “Free Your Mind“, un brano che si sviluppa con una tale energia espressiva da rappresentare realmente un invito alla libertà di pensiero.
Sostenuto dall’eccezionale groove dell’accoppiata Malaman-Giorgi, nel brano Michele Papadia si diverte a esplorare un ventaglio di sonorità genericamente riconducibili alla Fusion, sfruttando senza freni le potenzialità della tastiera di cui stiamo per approfondire qualche dettaglio…

Yamaha YC73 Stage Keyboard

Parte della linea Stage Keyboards prodotta da Yamaha, il modello YC73 è una tastiera E-to-E pensata per garantire all’artista la massima versatilità possibile. I tasti presentano un’action pesata dal grande bilanciamento, fortemente ispirata al tocco di un pianoforte elettrico.

Ampia la varietà di suoni a disposizione, a partire dal rinnovato sistema Virtual Circuitry Modeling (VCM) Organ con drawbar fisici, pensato per riprodurre nella maniera più fedele possibile il suono di un vero organo, con tanto di rotary speaker; c’è però spazio anche per una gamma di suoni di piano acustico ed elettrico e si segnala anche la disponibilità di sonorità FM synth.

Il tutto si presenta nel consueto accurato design degli strumenti Yamaha, realizzato con un occhio di riguardo alla durevolezza trattandosi di uno strumento da palco; da segnalare il peso di poco più di 13 chilogrammi, per la gioia della schiena dell’artista che deve provvedere da sé allo spostamento degli strumenti.