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Un riverbero che sa anche cantare

Come aggiungere spazio attraverso la diffusione delle riflessioni del nostro riverbero o addirittura con un “coro”? Si può fare con gli algoritmi Cloud e Chorale.

Nel corso degli anni, con l’avvento delle prime tecnologie digitali (hardware), ancora non si parlava di plug-in, ma la sperimentazione di nuove sonorità aveva permesso di combinare uno o più macchinari nei modi più disparati.
Uno di questi esperimenti è stato sicuramente lo Shimmer, che univa un riverbero e un pitch shifter.

Cloud, “in chiesa” ma con più controllo

Il primo algoritmo di oggi, ovvero il Cloud, che ha gli stessi controlli del primo algoritmo Room che abbiamo visto, parte da una stanza molto più ampia e molto vicina a quella del riverbero che viene chiamato in gergo Cathedral.
Come il Room permette, però, di essere regolato in termini di diffusione delle riflessioni, così da avere un suono molto più controllabile, sia nell’equalizzazione che nella gestione delle code.

Per l’algoritmo Cloud abbiamo:

  • Parametro 1 – Low End:  influisce sulle basse frequenze e sul profilo di decadimento. Quando lo si alza, più frequenze basse riverberano creando un effetto più profondo, il quale è indicativo di un minor numero di bass trap e altri dettagli architettonici della stanza virtuale.
  • Parametro 2 – Diffusion: attenua le prime riflessioni per creare un riverbero più corposo sull’attacco, a volte questo può essere “sentito” più facilmente a seconda dell’input e delle impostazioni specifiche.

Facciamo “cantare” il riverbero

Il Chorale è la fusione di un riverbero molto ampio in stilecathedral, ma unito al suono di un Vowel, sintesi vocale che permette di avere una “voce” sintetica che fa da tappeto sonoro o da coro, permettendo così di creare un ambiente davvero molto particolare e ricercato in più di un genere musicale.

Per quanto riguarda i parametri da settare nel Chorale, possiamo trovare:

  • Parametro 1 – Vowel: seleziona il suono delle vocali che il coro utilizzerà per accompagnarti. Le selezioni includono formanti di canto tradizionali, AH, OH, OO e combinazioni dei due. È inclusa anche una scelta casuale.
  • Parametro 2 – Resonance: regola l’intensità del suono vocale gestendo i valori di risonanza (Q) del filtro vocale. Seleziona Mild per qualità vocali sottili o Medio per una maggiore intensità vocale. L’impostazione High produce i suoni più risonanti e può essere un po’ inquietante a tarda notte…

Il suono del Cloud fa parte di quella schiera di timbri molto conosciuti, che è quello a cui appartengono i riverberi “da chiesa” estremamente profondi. Pur tuttavia, riesce a essere molto aperto e con un’immagine estremamente ampia, se si cerca un suono “epic metal” è una scelta quasi obbligata.

Il Chorale è decisamente un suono ai limiti del normale, ma è una considerazione che va presa nel senso buono del termine: hai un suono che è oltre il semplice riverbero, e puoi crearti un vero e proprio coro di sottofondo per una qualsiasi parte di chitarra.
È molto più tenue e rotondo come suono di un Vowel vero e proprio, in questo caso troviamo un sound che si mescola molto bene con il suono del riverbero con un ottimo equilibrio.

Nella prossima puntata vedremo ciò che vi ho anticipato all’inizio, ossia il famigerato Shimmer.

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