La Les Paul Custom è forse uno dei simboli del chitarrista “protagonista”, di quello che sfodera quell’assolo fulminante e intenso in grado di oscurare il resto della band, che si tratti di un guitar hero di ieri o anche moderno e impegnato in generi più heavy, in cui la Custom è spesso largamente impiegata da decenni.
Un vero e proprio simbolo nel mondo hard rock, un po’ grazie al suo look, un po’ anche per queste sonorità lievemente più scure e compatte, dall’attacco netto, merito del totale uso del mogano e dell’ebano della tastiera.
Attenzione però, la Custom non è nata certo per jeans strappati, borchie e corna agitate in aria, tutt’altro, fu concepita negli anni ’50 per essere la chitarra più elegante del catalogo, cucendogli addosso un vero e proprio abito da sera, molto adatta ai completi altrettanto eleganti dei musicisti delle big band.
In quella veste venne alla luce con i pickup P90, per poi ovviamente accogliere anch’essa i neonati humbucker.
Come dicevamo, la più grande differenza sta nella scelta dei legni, che abbandonarono i bilanciamenti mogano/acero per seguire altre fortunate strade.
Di questo come sempre ci parla l’esperto Davide Tomassone e, come già sapete, sentiremo alcune riedizioni recenti in azione grazie alle mani di Moreno Viglione.
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