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Roma Expo Guitars, 14 anni di chitarre, liuteria e passione

Dalla prima idea “folle” a un evento internazionale: la storia umana e musicale del Roma Expo Guitars raccontata da chi l’ha vissuta.

Le origini di unidea folle”

Tutto cominciò nel febbraio del 2013, con una telefonata di Massimo Di Coste: «Ho in mente un progetto un pofolle e te ne voglio parlare». Non mi servì sapere altro: se unidea è “folle”, vale sempre la pena provarci. Così nacque il primo seme di quella che, negli anni, sarebbe diventata una delle realtà più importanti dedicate alla liuteria italiana: il Roma Expo Guitars.

L’idea era semplice e ambiziosa allo stesso tempo: riportare a Roma una mostra di liuteria degna della sua storia musicale. Mi occupai di trovare una sede e pensai subito alla scuola di musica dove insegnavo, dietro Piazza Cavour: aveva aule perfette per gli espositori e una bella sala per conferenze e prove.

Il 2 giugno 2013 nacque così “Roma incontra liutai”, il primo esperimento, con zero pretese economiche e tanta passione. Ricordo la paura che non venisse nessuno, e invece la scuola si riempì di musicisti, appassionati e curiosi. La conferenza di Gabriele Lodi e il mio primo Guitar Test sancirono la nascita di qualcosa che, senza saperlo, avrebbe cambiato la mia vita.

Dal sogno alla realtà

L’anno dopo, spinti dall’entusiasmo, decidemmo di fare sul serio. Roma meritava una cornice più grande e così, grazie a una serie di fortunati incastri — e all’aiuto di un frate agostiniano davvero speciale — approdammo alla Galleria LAgostiniana di Santa Maria del Popolo, uno spazio magnifico che sembrava fatto apposta per accogliere la liuteria. Fu la prima edizione a portare ufficialmente il nome Roma Expo Guitars.

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Nel 2014 ospitammo sedici liutai, quattro aziende, conferenze e guitar test curati da Bruno Giuffredi e Domenico Ascione. L’atmosfera era quella di una famiglia in crescita: c’era curiosità, collaborazione, un senso di fiducia reciproca. Capimmo che il REG poteva diventare un punto di riferimento stabile per la chitarra classica in Italia.

Il 2015, però, ci mise subito alla prova. Prima il parroco ci chiese di spostare l’evento nelle Sale del Bramante e poi a distanza di breve tempo quest’ultime cominciarono ad allagarsi per l’umidità. Io e Massimo passammo giorni a immaginare soluzioni assurde – gazebo, stufe, pannelli – finché Bianca, mia moglie, non prese in mano la situazione: «Andiamo a vedere la Roma Eventi Piazza di Spagna». Lo spazio era perfetto, ma venti volte più costoso del nostro budget. Eppure decidemmo di non mollare: sostenemmo laffitto di tasca nostra, pur di non rinunciare all’evento. Una scelta rischiosa, ma necessaria. E quella decisione cambiò tutto.

La nascita dellArcimbolda

Il REG 2015, a Piazza di Spagna, fu un trionfo. I liutai erano increduli di trovarsi in una sede così prestigiosa e il pubblico riempì le sale in entrambe le giornate. La conferenza del dealer Miles Roberts e il Guitar Test di Giulio Tampalini segnarono un salto di qualità: il REG non era più una mostra amatoriale, ma una manifestazione professionale.

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Poche settimane dopo arrivò un gesto che ci commosse profondamente: i liutai decisero di ringraziarci costruendo insieme una chitarra simbolica, “LArcimbolda”, un’opera collettiva realizzata a più mani e spedita di laboratorio in laboratorio in tutta Italia. Era molto più di uno strumento: era il simbolo dell’unione, della gratitudine e del rispetto reciproco. Dal 2016 L’Arcimbolda trovò posto in una teca nella nuova sede della Roma Eventi Fontana di Trevi, splendente come un segno di continuità viva.

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Il salto di qualità e larrivo di Luigi Mercuri

Il 2016 segnò una svolta definitiva. Tra le novità, l’incontro con Luigi Mercuri, imprenditore e appassionato di chitarra classica, che divenne parte integrante del progetto. Il suo sostegno, prima economico e poi umano, trasformò il REG in una struttura solida, con una visione a lungo termine. Con Luigi nacque un’amicizia sincera: la passione comune per la musica ci unì ben oltre lorganizzazione di un evento.

Quell’anno ospitammo il primo concerto serale, con Pavel Steidl, e il REG cominciò a intrecciare sempre più arte, artigianato e spettacolo. Nel 2017 decidemmo di istituire il Premio alla Carriera, assegnato al Maestro Bruno Battisti DAmario. Fu un momento intenso, seguito da un concerto memorabile di Ana Vidovic, andato esaurito in pochissimi giorni.

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Il Guitar Test di Christian Saggese e l’omaggio a Domenico Ascione completarono un’edizione di grande spessore, in cui la liuteria italiana mostrò tutta la sua vitalità. 

Concerti, premi e grandi maestri

Nel 2018 arrivò il sostegno dell’ICE – Istituto del Commercio Estero, che permise di accogliere dealers e buyer da diversi Paesi. Fu la vera apertura internazionale del REG. Da quell’anno la manifestazione cominciò a rappresentare non solo leccellenza dei singoli liutai, ma limmagine unitaria della liuteria italiana.

Con l’aiuto di Mercuri estendemmo la durata dell’evento a tre giorni e nacque il progetto “Italian Excellence”: 27 liutai, 9 concertisti, un doppio CD che documentava le migliori chitarre italiane interpretate da grandi maestri.

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L’edizione culminò in un episodio entrato nella memoria del REG: il Maestro Christian Saggese, che in soli dieci giorni preparò e suonò il brano Lettere a Fryderyk di Angelo Gilardino, davanti al compositore presente in sala a cui contestualmente conferimmo il Premio alla Carriera. Un momento irripetibile, sospeso tra commozione e perfezione.

Nel 2019 consegnammo il Premio alla Carriera a José Luis Romanillos, simbolo della liuteria mondiale. Avere lui e la moglie Marian a Roma fu un privilegio.

Due concerti travolgenti con Thu Le e Marco Tamayo, e un Guitar Test di Anabel Montesinos di straordinaria sensibilità, completarono un’edizione che per molti rimane la più emozionante di sempre.

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Il REG apre al mondo

Il 2020 avrebbe dovuto ospitare Oscar Ghiglia come ospite d’onore e i concerti di Zoran Dukic e Laura Snowden, ma la pandemia spazzò via ogni piano. Fu un colpo durissimo: annullammo tutto, restituimmo i biglietti e congelammo le quote degli espositori. La priorità era una sola: mantenere vivo lo spirito del REG.

Nel 2021 ripartimmo, in forma ridotta e prudente, con una sola giornata e un pubblico contingentato. Ci furono collegamenti in streaming con dealers internazionali, e una straordinaria Carlotta Dalia che diede vita a un Guitar Test elegante e potente. Nacque anche Luthier Profile, una serie di interviste video dedicate ai liutai, con Andrea De Vitis come interprete musicale. In un periodo in cui tutto sembrava fermo, il REG dimostrò che la liuteria italiana non si arrende mai.

Il ritorno alla normalità e la maturità del progetto

Il 2022 segnò il ritorno alla piena attività. Sul palco si alternarono Eduardo Isaac e Andrew York, mentre la chitarrista Stephanie Jones portò leggerezza e virtuosismo in un Guitar Test con le 30 “Limited Edition”.

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Nacque anche “New Music for REG”, progetto triennale dedicato alla nuova musica italiana per chitarra, con dodici compositori coinvolti.
Il Premio alla Carriera andò a Oscar Ghiglia, in una cerimonia commovente, animata dal dialogo con Senio Díaz.

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Il 2023, decima edizione del REG, fu una vera festa: Stephanie Jones, Ana Vidovic e la giovane Alexandra Whittingham si alternarono sul palco.

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Tra gli eventi più sentiti, l’omaggio ai cento anni dalla nascita di Alirio Díaz, un momento personale e familiare che aggiunse una nota di poesia a quell’edizione.

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LItalica e il senso di uneredità

Il 2025 sarà ricordato come l’anno de “LItalica”, una chitarra costruita da venti liutai italiani utilizzando solo legni nazionali. Un gesto simbolico e potente: dimostrare che la liuteria italiana è unita, orgogliosa delle proprie radici e capace di collaborare. L’Italica, affidata al dealer Siccas Guitar, è destinata a viaggiare nel mondo come ambasciatrice del nostro artigianato-artistico sonoro.

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In quest’ultima edizione il Premio alla Carriera è stato assegnato ad Álvaro Pierri, che ha regalato un momento indimenticabile suonando il bis proprio con L’Italica, su un brano scritto dal nonno.

Il concerto di Thibaut Garcia, la sera precedente, è stato una scarica di energia e intelligenza musicale.

E la giovane Zoe Barnett, con il suo abito giallo e il sorriso contagioso, ha portato freschezza e talento in un Guitar Test memorabile.

Il futuro del Roma Expo Guitars

Il 2026 è già in cantiere, e il lavoro non manca. Il REG è cresciuto grazie a una squadra di amici e visionari, non a una macchina organizzativa. Ringrazio Massimo, compagno di viaggio e di “follie”; Luigi Mercuri, che ha creduto in noi quando serviva di più; Bianca e Laura, le nostre mogli, che dietro le quinte ci hanno sempre aiutato a non perdere la strada giusta. 

E soprattutto i liutai, veri protagonisti di questa storia, che con pazienza e talento hanno reso la liuteria italiana una delle più vitali al mondo.

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Ogni anno, quando le chitarre tornano a risuonare nelle sale di Roma, capisco che quella telefonata del 2013 non era solo un’idea “folle”. Era un atto damore verso la musica e verso chi la costruisce con le mani e con il cuore.

Avanti così. Sempre.

>>> Visita il sito ufficiale di REG <<<



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