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D’Addario offre un plettro ad ogni tipo di musicista

6 serie di plettri, di materiali e forme differenti, per soddisfare ogni tipo di "mano".

Qual è il plettro perfetto? O meglio, qual è quello perfetto per ognuno di noi, personalmente?
Domanda tra le più difficili, che genera sempre una miriade di risposte molto diverse. Ognuno instaura un proprio “feeling” con questo piccolo ma fondamentale accessorio che può cambiare radicalmente il nostro suono, anzi, potremmo definirlo “il migliore upgrade possibile al minor costo possibile“.

Questo non solo per la prima caratteristica presa in considerazione, ovvero lo spessore e, quindi, la durezza. Ma anche per forma, tipo di punta, materiali, grip e una miriade di altri fattori in gioco, e ci vogliono probabilmente anni per la comprensione di ognuno e per dargli la giusta percentuale di ruolo nel risultato finale.
Risultato che è solo uno: dimenticare di averlo, ovvero renderlo una parte di noi stessi, una “sesta appendice” della nostra mano.

D’Addario offre quindi 6 diverse serie di plettri, vediamole una ad una. Ovviamente quasi ogni tipologia di plettro è disponibile in una vasta varietà di spessori.

Celluloid, un classico intramontabile

D'Addario Celluloid

I plettri in celluloide sono un classico sin dagli inizi del ‘900, è un materiale liscio, che offre un suono equilibrato con un attacco piuttosto definito ma mai pungente.
Il feeling al tatto è molto naturale, le timbriche ottenute sono di solito piuttosto “calde” e sicuramente è anche il plettro più versatile, che può calarsi dal Jazz all’Heavy Metal senza scomporsi.

La linea D’Addario prevede la classica estetica tartarugata oppure anche altre colorazioni perlate. Ovviamente però ci sono anche tinte unite nere e bianche, oppure multicolori, a scacchi, ispirate alle mimetiche militari, arcobaleno e quant’altro.
Infine, sebbene la forma sia più o meno sempre la classica a goccia, nella serie si differenzia il modello “Wide“, con impugnatura assai più larga del normale.

Nylon, un’altra pietra miliare del suono

D'Addario nylon

Da un classico a un altro, ecco il Nylon, materiale anch’esso impiegato da lungo tempo. Difatti, è molto amato da tutti coloro che hanno una spiccata predisposizione per il vintage, sia sugli strumenti ma in generale sul suono.
Chiaramente questa è però una limitazione fuorviante, visto che il nylon ha segnato la storia di tantissimi musicisti e ancora oggi viene usato in generi più che contemporanei.

Le caratteristiche sonore principali dei plettri D’Addario Nyflex, questo il nome specifico, sono la flessibilità e il suono particolarmente dolce, probabilmente il più “caldo” di tutta la produzione del marchio americano.
Tre i modelli a disposizione, standard con apposito grip per le dita, Nylpro, che ricorda la forma di un più che famoso (piccolo) plettro, e Nylpro per chi vuole lo stesso concetto ma con shape un po’ più lunga. Questi ultimi due vengono consigliati ai jazzisti, ma ovviamente non si sa mai…

Duralin, forza e stabilità tra le dita

D'Addario duralin

Dai classico a un materiale invece relativamente più moderno, il Duralin, chiamato anche Delrin, un polimero che genera materia plastica ad alta resistenza, utilizzato in molteplici applicazioni (recentemente ne abbiamo parlato a proposito di giradischi).

Le sue caratteristiche sono quindi una grande forza, una maggiore durata, poca frizione e allo stesso tempo ottimo grip sotto le dita, volendo ancora più accentuato dal particolare modello Duragrip.

L’attacco di questo plettro è particolarmente pronunciato e brillante, ottimo per far risaltare la “punta” di ogni nota.
Anche in questo caso oltre la forma a goccia abbiamo anche quella Wide, ma anche il modello Precision, che offre una punta più acuminata al posto di quella arrotondata standard, e il modello Black Ice, con la parte superiore allungata.

Cortex, dinamica alle stelle

D'Addario Cortex

La particolare composizione del materiale del Cortex ne amplifica la risposta dinamica al tocco, oltre ad aumentare le caratteristiche di resistenza, durabilità e sopportazione del calore.

L’attacco del suono è pronunciato, molto definito (“crisp” lo definiscono gli anglosassoni, “frizzante”), quindi molto adatto a generi che richiedono note scoppiettanti e plettrate precise, decise ma anche un ottimo controllo del volume.
Esiste solo un modello, standard a goccia, di questa serie, segno di una specifica idea vincente nel suo campo.

Acrylux, volume e punch

D'Addario Acrylux

Per chi vuole volume e un suono da calcio nello stomaco, un ottimo plettro è sicuramente un modello della serie Acrylux. Si tratta di un plettro realizzato in acrilico, quello che conosciamo anche come plexiglass.

Utilizzabile in tantissimi contesti, oltre a generare un ottimo volume questo plettro ha i suoi punti di forza nella chiarezza e definizione sonora, nell’ottimo grip e nel controllo naturale tra le dita.

Variante ancora più particolare è costituita dai modelli Acrylic Nitra, cioé una formula ibrida che pur mantenendo la chiarezza timbrica aumenta la corposità e il calore

I modelli a disposizione sono hanno forme standard e una particolare forma arrotondata per mandolino. I plettri della serie Acrylic sono disponibili solo di spessore 1.5mm.

Casein, 2 millimetri per chi ama gli strumenti acustici

D'Addario Casein

Particolarmente portata agli strumenti acustici (dalla chitarra al mandolino e al banjo), ma ovviamente utile anche su quelli elettrici, la serie Casein si compone di soli due plettri, uno standard e quello Wide che è il signature del mandolinista Chris Thile.

Le caratteristiche dei Casein sono il suono corposo, una timbrica bilanciata e una versatilità notevole, a patto ovviamente di essere portati per lo spessore di 2mm.

Non resta ora che scegliere quello più adatto a noi, maggiori informazioni sul sito ufficiale D’Addario.