HomeStrumentiChitarra - NewsAeroBand Guitar: chitarra, controller o desolata terra di mezzo?

AeroBand Guitar: chitarra, controller o desolata terra di mezzo?

AeroBand Guitar è una sorta di "joystick" per amanti delle corde che ci sono... ma non ci sono...

A prima occhiata, molti chitarristi potrebbero già marchiare questo strumento come “la solita cialtronata” partorita da coloro che pensano di suonare la chitarra perché sono diventati campioni di Guitar Hero…

Tuttavia, siccome non siamo soliti giudicare così in fretta e ci piace invece approfondire meglio le motivazioni dell’esistenza di una novità, iniziamo col dire che l’AeroBand Guitar dovrebbe venire incontro alle esigenze di chi ha difficoltà fisiche a suonare nel modo classico, oppure, ci viene da immaginare, per chi ha bisogno di un approccio da chitarrista nelle composizioni, pur essendo solo un neofita, con in più una varietà di suoni e funzioni che vanno oltre quelle dello strumento standard.

La presentazione al NAMM 2024 (la prossima volta meglio avere un dimostratore meno “emozionato” nel playing, NdR)

Dimenticatevi, quindi, delle corde metalliche che fanno male alle dita (parliamo della mano sinistra o destra per i mancini), cosa fondamentale per chi soffre di particolari patologie alle mani: l’AeroBand Guitar ha una tastiera in silicone, o meglio, in silicone sono le finte corde incollate, che rispondono tramite sensori al tocco delle dita.

Le uniche corde “reali” sono quelle sotto la mano plettrante, limitate al body della chitarra.
Sulla parte superiore del profilo del corpo troviamo i controlli di on/off dello strumento, del volume e della selezione degli effetti integrati.
Sulla paletta invece sono presenti i pulsanti per cambiare suono e per trasportare la tonalità.
Sul lato del manico troviamo degli indicatori luminosi che hanno diverse funzioni, più o meno di carattere estetico/giocherelloso.

aeroband guitar

Lo strumento è dotato di altoparlanti integrati, supporto per connessione MIDI e una batteria che garantisce fino a 10 ore di utilizzo ininterrotto.
Il design è, inoltre, anche facilmente smontabile, il che lo rende perfetto per i musicisti in movimento.

aeroband guitar

On board abbiamo 9 suoni di chitarra, ma qui sta il maggiore difetto che ci sembra di riscontrare, almeno da ciò che abbiamo sentito in svariati test online, non avendo purtroppo lo strumento tra le mani per una prova diretta.

Onestamente, si poteva fare (molto) di più, considerando che oramai siamo da diverso tempo nel vastissimo mondo dei modelli e delle impulse response. I suoni generati sono ai livelli delle basi MIDI di 30 anni fa, ad esser generosi…

Siamo enormemente lontani dagli standard raggiunti dai competitor. Forse all’azienda farebbe bene aprire una partnership con un soggetto forte in questo campo (una IK Multimedia, ad esempio, o altri) e lasciare a loro la parte di sonorizzazione.

E a proposito di critiche, ecco ad esempio un video che di sicuro non ha preso in simpatia questa innovazione del mondo chitarristico:

Ma attenzione, è anche vero che potendo collegare lo strumento alla DAW via USB, immaginiamo di avere accesso a tutti i nostri VST/plugin preferiti, quindi forse l’avere i suoni a bordo una feature per l’amplificazione integrata sullo strumento, ma si spera di poter bypassare il tutto.

Un altro degli obiettivi di questo strumento è quello dell’apprendimento, proprio grazie alla suddetta app che, a dirla tutta, ricalca un pochino le dinamiche alla Guitar Hero (il famoso gioco), ma d’altronde nella logica dell’approccio gamificato capiamo anche che la scelta è quasi scontata.

Siamo molto meno d’accordo sulle dichiarazioni del produttore quando afferma che per un principiante è un metodo efficace per imparare gli accordi più ostici: ci uniamo al plauso per essere venuti incontro alle necessità di chi ha problemi fisici nel suonare e alla curiosità nell’aver creato uno strumento/controller alternativo (non che ne mancassero in commercio, comunque…), ma un principiante in buona salute è bene che si eserciti su una chitarra vera, rinforzando le dita sulle corde reali, se vuole fare il chitarrista.

In definitiva, a nostro parere, c’è ancora strada da fare per rendere questo strumento realmente interessante e appetibile per quelli che sono gli obiettivi dichiarati, visto che in molti campi parte in netto ritardo qualitativo rispetto ai competitor.
Vedremo tuttavia se in futuro ci saranno altri sviluppi e una versione 2.0 con una serie di upgrade, in particolare nel reparto dei suoni.