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Unghia – Malattie del chitarrista

Sia che siate musicisti professionisti, sia che siate semplici amatori, ci sono diverse ragioni per evitare qualsiasi tipo di rischio legato a malattie legate al movimento ripetitivo delle mani e delle dita. Non si può ignorare che l'abitudine odierna ad usare il computer per parecchie ore al giorno può peggiora

Sia che siate musicisti professionisti, sia che siate semplici amatori, ci sono diverse ragioni per evitare qualsiasi tipo di rischio legato a malattie legate al movimento ripetitivo delle mani e delle dita. Non si può ignorare che l’abitudine odierna ad usare il computer per parecchie ore al giorno può peggiorare le cose, se non si prendono gli opportuni provvedimenti cautelativi.Le malattie legate alla pratica chitarristica sono le stesse che si possono riscontrare in un uso eccessivo del computer: sindrome del tunnel carpale, tendinite, borsiti, tenosinoviti, ed altre più rare. Ovviamente cercate di non fratturarvi le ossa della mano facendo arti marziali giapponesi: c’è il rischio che non si possa più prendere in mano lo strumento definitivamente…
Contribuiscono alle malattia cronica anche una posizione non corretta, tecnica strumentale non ergonomica o approssimata, forza esagerata, studio eccessivo (improduttivo: oltre un certo limite giornaliero la tecnica chitarristica non progredisce), stress, pause insufficienti. L’insorgenza di una malattia cronica può causare in una persona l’abbandono dello strumento, e nel caso di un professionista, la fine della carriera concertistica.
Questo tipo di problemi sembrano essere sfortunatamente comuni fra i professionisti (molto meno fra gli amatori), non sono inevitabili: è sempre possibile riuscire a recuperare le proprie capacità, purché si intervenga in tempo. Cosa è possibile fare? Tenetevi informati
Prendetevi il tempo per leggere e ragionare su quanto segue. Seguite anche altre informative mediche al riguardo, consultate un medico specialista se necessario (soprattutto se siete professionisti).

Fate attenzione alla vostra tecnica
In generale i musicisti spesso possono migliorare la situazione in vari modi, se considerano la loro tecnica attraverso anche altri punti di vista. Può essere necessario pertanto ridurre la forza, trovare una posizione più rilassata, utilizzare un insieme di muscoli più grande dove possibile, e ridurre l’uso di posizioni statiche irrigidite, cariche di tensione.

Fate sempre un periodo di riscaldamento
Come gli atleti non iniziano subito la loro attività fisica bruscamente senza riscaldamento e stretching (stiramento) perché sanno che è il miglior modo per farsi del male, così pure il chitarrista deve attivare progressivamente la richiesta di prestazioni sia muscolari che articolari. In ogni caso, prima di una qualsiasi giornata di studio o di concerto, bisogna prendersi il giusto tempo per effettuare un riscaldamento progressivo delle mani.

Fate spesso delle interruzioni per lo stretching ed il rilassamento
Questo significa che sono utili brevi interruzioni frequenti ogni qualche minuto e lunghe interruzioni ogni ora o giù di lì. Sembra che questa sia una delle cose più importanti da ricordare: la tensione costante e i movimenti ripetitivi non permettono al corpo di eliminare le tossine e questo provoca col tempo danni irreversibili ai tessuti.
Perfino quando siete nel bel mezzo di un brano si riescono a trovare dei momenti per rilassare una mano o l’altra od un braccio ecc. per ripristinare la circolazione. Certi arpeggi si possono suonare in assoluto relax e si possono rilassare le dite della mano sinistra che non vengono usate ad esempio durante certe posizioni fisse. Approfittare sempre delle pause.
Conviene effettuare due o più sedute di studio in una giornata, piuttosto che una lunga ed intensa.

Siate tranquilli
È più frequente notare fastidi quando ci si prepara per un concerto od un recital, si seguono corsi di specializzazione, si è coinvolti in più gruppi musicali.
Ciò non dovrebbe sorprendere in quanto ognuna di queste attività aumenta il nostro tempo dedicato all’esecuzione strumentale e si possono superare le possibilità del proprio corpo. Anche se si è giovani. Pertanto è necessario imparare a tranquillizzarsi e a non esagerare: è meglio dire “No” qualche volta piuttosto che essere costretti a dire “Non posso” per sempre.

Valutare altre attività
Ci possono essere cause o concause esterne allo strumento, ad esempio, molto noto, l’uso e l’abuso del computer. Ma potrebbero essere inclusi anche attività sportive non idonee, trasportare pesi, passatempi particolari (non me ne viene in mente nessuno, in verità), comunque qualsiasi cosa che nella vostra giornata possa provocare uno sforzo od una tensione muscolare prolungata negli arti che usate per suonare (è difficile che venga il tunnel carpale facendo jogging, non vi pare?).

Controllate attentamente il vostro strumento
State usando uno strumento che è troppo grande o inadatto? È configurato in maniera ottimale per voi? Dovete usare corde più morbide (o più dure). La sedia o lo sgabello che utilizzate è dell’altezza giusta o siete sacrificate e non suonate comodi? Sembra che sia utile prendere un certo tempo per abituarsi ad un nuovo strumento, specie se è più grande.

Fate attenzione a certi metodi di rafforzamento muscolare
La materia sembra controversa. Comunque se siete già sofferenti, evitate di sollecitare la vostra forza muscolare con attrezzi speciali (GripMaster) o esercizi musicali appositi. Potrebbero fare peggio, e se non si usa una tecnica corretta o si mette troppa foga, non si può che accelerare la propria corsa verso la malattia. Nota: liberamente tratto e tradotto da
http://www.engr.uni.edu/ee/eeshop/music.html.
Per ogni ulteriore informazione vi consiglio di consultare il sito.