HomeStrumentiChitarra - DidatticaPentaframmenti (1° Parte)

Pentaframmenti (1° Parte)

Le diteggiature della scala pentatonica sono composte dallo stesso numero di note. I cinque box sono infatti formati da due note per corda e ciò consente di creare delle sequenze che si possono suonare su ogni diteggiatura. Pensando quindi anche una sola sequenza, possiamo attraversare tutto il manico con un minimo sf

Le diteggiature della scala pentatonica sono composte dallo stesso numero di note. I cinque box sono infatti formati da due note per corda e ciò consente di creare delle sequenze che si possono suonare su ogni diteggiatura. Pensando quindi anche una sola sequenza, possiamo attraversare tutto il manico con un minimo sforzo mentale. Proviamo a fare qualche esempio per capirci meglio. In questa pagina trovate quattro sequenze ognuna di quattro note (una quartina di sedicesimi), e ognuna suonata su una corda sola. Sono scritte sulla corda di mi cantino facendo riferimento alla diteggiatura della pentatonica minore di la al V tasto. Vediamo la prima:

Ascolta la sequenza 1 Per assimilare bene questa sequenza, come le altre, è fondamentale l’uso del metronomo. Fate molta attenzione anche alla plettrata. Pulizia e precisione innanzitutto!
Proviamo a mettere in pratica il concetto spiegato poco fa e suoniamo la stessa sequenza sul resto della diteggiatura:   Ascolta la sequenza 1 su tutta la diteggiatura Ovviamente allo stesso modo possiamo suonare la stessa sequenza sulle altre quattro diteggiature, pensando così una sola idea. Questo sistema è molto utile per memorizzare bene le diteggiature facendo un esercizio completo su ognuna di esse ma in realtà torna molto utile come sistema per improvvisare.
Con lo stesso approccio proviamo ad utilizzare altre sequenze:

Ascolta la sequenza 2

Ascolta la sequenza 3

Ascolta la sequenza 4 Avendo a disposizione diverse sequenze possiamo anche provare a combinarle, alternandone una all’altra. O ancora possiamo crearne nuove (a parte queste quattro suggerite), o ancora aggiungere abbellimenti ad ognuna di esse… insomma le combinazioni sono numerose!
Avrete notato inoltre che alcune sequenze (la prima e la terza) “funzionano” meglio per suonare la diteggiatura in senso discendente, viceversa con altre (la seconda e la quarta) in senso ascendente.
Gli esempi sono suonati a velocità “media” (120 bpm). Se non riuscite a farli puliti a questa velocità provate a rallentare la velocità del metronomo (70, 80 bpm), viceversa se siete già “pratici” potete provare a spingerle oltre i 120 bpm (senza esagerare!). L’importante è che si sentano tutte le note pulite e a tempo.
Possiamo dare maggiore aggressività alla seconda sequenza per esempio, suonando in palm muting le ultime due note, o plettrando tutto! In seguito vedremo come sviluppare questo approccio su coppie di due corde e proveremo a suonare anche altre sequenze con una diversa suddivisione ritmica.
Alla prossima! Buon divertimento! Esempio di improvvisazione

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