Nel mondo della chitarra, l’accompagnamento ritmico è spesso considerato un ruolo di secondo piano. Eppure, come spiega Giorgio Mastrocola in questa lunga conversazione in studio, prima di una mini-serie di appuntamenti, è proprio lì che si gioca gran parte della solidità musicale di una band, sia dal vivo che in studio.
In tour con Max Pezzali, e precedentemente al fianco di Franco Battiato per diversi anni, e quindi con una lunga esperienza alle spalle tra concerti e didattica (oltre che endorser Yamaha Guitars), Mastrocola affronta il tema con approccio pratico e diretto, chiarendo come la chitarra ritmica sia un vero e proprio collante tra sezione ritmica e voce.
Una dimensione musicale che richiede ascolto attivo, dinamica consapevole e una gestione del suono che va ben oltre il semplice colpire le corde.
Allenare la ritmica con creatività
Tra i suggerimenti didattici più efficaci, come quelli relativi al plettro e altro, Mastrocola cita nel video l’uso del delay come metronomo invisibile: uno strumento per sviluppare timing e regolarità, facendo in modo che la ripetizione dell’effetto si fonda perfettamente con l’attacco originale. È un trucco che, sebbene inusuale, può affinare la precisione ritmica più di quanto farebbe un semplice click.
Altro punto centrale è l’approccio fisico allo strumento, tra cui la torsione del polso e il modo di mantenere groove, morbidezza e precisione sul tempo.
Un’arte nell’arte
La ritmica, sottolinea Mastrocola, non è un mero esercizio di regolarità. È interpretazione, sfumatura, intenzione sonora.
Cambiare plettro, variare la pressione, alternare arpeggio e strumming non sono solo variazioni tecniche, ma strumenti per raccontare qualcosa. Per creare interplay con la voce, sostenere la sezione ritmica o semplicemente far respirare un brano.
Come insegnante, Mastrocola insiste spesso con i propri allievi su un concetto semplice ma potente: anche la parte più facile ed essenziale può essere suonata meglio, con maggiore intensità, con più consapevolezza. E in ambito professionale, questa è una qualità che fa davvero la differenza.
La chitarra di Giorgio Mastrocola
La chitarra che Giorgio utilizza nel video è una FGX5 Red Label di Giorgio è una dreadnought equipaggiata con un particolare sistema di amplificazione che include un microfono interno, un sensore a contatto e un piezo, permettendo una grande varietà di toni e timbriche e anche di avere sempre il suono giusto a seconda della tecnica di playing.
Si tratta del particolare sistema Yamaha Atmosfeel, che viene regolato tramite le tre piccole manopole – Mic Blend, Master Volume e Bass EQ – sul lato della chitarra.
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