HomeStrumentiChitarra - DidatticaI migliori riff PROG Metal degli anni ’90, secondo episodio

I migliori riff PROG Metal degli anni ’90, secondo episodio

Eccoci alla seconda parte e ad altri 5 riff che hanno fatto la storia del Progressive Metal.

Il Progressive Metal è sicuramente uno dei generi heavy più amati degli ultimi decenni, sa essere estremamente tecnico ma anche melodico, sa portarci in atmosfere e paesaggi sonori vastissimi e dalle mille diverse sfumature, ispirazioni e influenze, e sa raccontarci belle storie e grandi drammi attraverso concept album ma anche singoli brani e suite.
Ripartiamo da…

Dream Theater – A Change Of Seasons

A Change of Seasons, un progetto a se stante più che un vero e proprio album, è stato pubblicato nel 1995 e contiene l’omonima suite di 23 minuti divisa in 7 movimenti.
Doveva in realtà far parte del disco Images and Words, ma in accordo con il produttore Derek Oliver venne deciso di inserirla in un progetto discografico separato. Il testo è stato scritto dall’oramai ex-batterista Mike Portnoy ed è la prima release in cui compare il tastierista Derek Sherinian.

Dream Theater - A Change Of Seasons

Per questo riff Giuseppe imbraccia una LTD EC-1007 Evertune. Si tratta di una chitarra a 7 corde dotata dell’oramai ben noto ponte Evertune, con il suo sistema a tensione costante che permette di scegliere se lasciare effettuare i bending oppure no, bloccando così tutte le microvariazioni di intonazione/accordatura e consentendo di avere delle ritmiche estremamente precise.
Lo strumento è equipaggiato di un sistema di pickup attivi, i collaudati EMG 60-7H al manico e 81-7H al ponte.

Queensrÿche – Empire

Abbiamo toccato questo album anche nella scorsa puntata, torniamo oggi nella sua orbita con la title track, composta a 4 mani dal frontman Geoff Tate e dal chitarrista Michael Wilton.
In un’intervista del novembre 2010 a Get Ready To Rock, Tate ha spiegato: “[Tratta] di questioni come la guerra tra bande e la droga e di come la polizia [si occupa] di questo e in quella situazione nulla è davvero cambiato!“.

Queensrÿche - Empire

Su questo riff Giuseppe Negri usa una chitarra LTD M-1 Custom ’87 Rainbow Crackle, dal corpo in ontano, manico in acero e tastiera in ebano. Il suono proviene dall’unico pickup presente, ovvero un humbucker Seymour Duncan Distortion al ponte (che però è provvisto di push-pull per splittare le bobine).
Il circuito è passivo ma è dotato di un active boost per avere una spinta in più quando serve.

Symphony X – Sea Of Lies

Anche in questo caso torniamo a un disco già visto la volta scorsa, The Divine Wings of Tragedy, tramite un brano che oltre ad avere dei grandi riff chitarristici poggia su parti di basso e tastiere davvero al fulmicotone.

Symphony X - Sea Of Lies

Anche su questo riff Giuseppe usa una chitarra LTD M-1 Custom ’87 Rainbow Crackle.

Angra – Nothing To Say

Il brano è tratto dal secondo album degli Angra, Holy Land. È un concept album che si ispira ai viaggi di esplorazione del sudamerica durante il XVI secolo, non a caso all’interno del booklet troviamo una vera e propria mappa.
Stiamo parlando di un disco che è sicuramente tra i migliori di tutta la produzione della band brasiliana, dotato anche di una produzione particolarmente curata.

Angra - Nothing To Say

Anche su questo riff Giuseppe usa una chitarra LTD M-1 Custom ’87 Rainbow Crackle.

Tool – Forty Six & 2

Che dire, Ænima dei Tool è uno dei (tanti) capolavori di questa band che ancora oggi, senza curarsi dello scorrere del tempo, continua a stupirci.
In questo disco le tematiche prendono ispirazioni dagli studi del famoso psicologo Carl Jung, non a caso il titolo stesso del disco combina le parole anima ed enema, indicando simbolicamente una “ripulitura” dell’anima, una vera e propria purificazione dal carattere quasi mistico.

Tool - Forty Six & 2

Giuseppe ha scelto di imbracciare la chitarra LTD EC-1000 Duncan Vintage Black, tutta in mogano e tastiera in ebano, che monta un classico set di pickup Seymour Duncan, ovvero ’59 al manico e JB al ponte.