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Fuzz

Ciao musicoffili, l'appuntamento di oggi andrà a sviscerare il più rock dei miei pezzi incisi al Next Studio di Giacomo Castellano; nei due precedenti incontri abbiamo visto brani che hanno avuto delle collaborazioni importanti, nella "Percezione di se stesso" con il meraviglioso arpeggio in echo ribattuto di Giacomo

Ciao Musicoffili, l’appuntamento di oggi andrà a sviscerare il più rock dei miei pezzi incisi al Next Studio di Giacomo Castellano; nei due precedenti incontri abbiamo visto brani che hanno avuto delle collaborazioni importanti, nella “Percezione di se stesso” con il meraviglioso arpeggio in echo ribattuto di Giacomo Castellano, in “Ho camminato nel vento” con l’intro e il dialogo finale di Pierangelo Mezzabarba.
Ho anche accennato a qualche aneddoto sulle sessioni al Next studio, in riferimento a  questa song, ricordo due o tre avvenimentI che vale la pena raccontare.Il primo è il senso di enorme soddisfazione nel sentire il tema principale (1.02 sec 1.20 sec), premetto che con gli arrangiamenti e i suoni del next studio il brano cambiò estremamente faccia dalla versione che avevo proposto a Giacomo e tutto ciò mi lasciò a bocca aperta.
Il secondo aspetto che mi è rimasto impresso è il dolore fisico nel dover tenere i bending tirati ben oltre il tempo necessario per scopi di recording e Giacomo che con sguardo simpaticamente intimidatorio mi diceva: “tienilo tienilo tieniloooo!!!
Poi l’incontro con il fuzz, che abbiamo usato per alcune ritmiche, fino ad ora non l’avevo mai impiegato nel mio set up.Per questo brano volevo usare la mia PRS custom 22, invece alla fine l’abbiamo utilizzata solo per alcune ritmiche, visto che secondo Giacomo usciva poco dalla base e abbiamo optato per la versatilissima AT300 Ibanez.Ecco il brano intero, intitolato proprio “Fuzz”Come esempio numero 1, abbiamo un fraseggio che va dallo Ionico e Locrio, con bending di un semitono, per concludersi con un una scala in sedicesimi a terzine.Secondo fraseggio in stile Hendrix, utile per acquisire le ritmiche pentatoniche.Terzo fraseggio, usiamo l’hybrid picking, all’inizio con un salto di corda, poi medio e anulare senza plettro, per finire con gli armonici artificiali in tapping.Il quarto è una combinazione di tecniche, inizio con uno sweep maggiore (visto nel mio primo articolo su Musicoff), legato al tapping. L’insieme fa molto effetto, almeno secondo me!Tutti i lick o fraseggi in questi pezzi sono combinazioni di tecniche e scale. Imparare le tecniche e metterle al servizio della musica!Buon lavoro,Alberto Lorenzini