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Studia i tempi dispari sulla batteria: un metodo creativo e divertente

Alfredo Golino esplora i tempi dispari mostrando come arricchire ogni groove con nuove idee metriche.

I tempi dispari devono essere parte dello studio di qualsiasi batterista. Molto utilizzati in generi come il progressive e il jazz moderno, negli ultimi anni sono stati utilizzati anche nel neo-soul, l’R&B, il funk e il pop. Insomma: un buon batterista deve essere in grado di suonarli.

Tuttavia provocano spesso qualche mal di testa: tra chi consiglia di scomporli in tempi semplici (come pensare un 7/4 come un 4/4+3/4) e chi di studiarli come si studierebbe qualsiasi altro tempo, spesso i batteristi finiscono per studiarli più come esercizio tecnico che come uno strumento per fare musica.

Come facciamo a studiare i tempi dispari sulla batteria senza tralasciare la musicalità?
Alfredo Golino
non ha bisogno di presentazioni. Molto noto per la naturalezza e la creatività con cui riesce a suonare i groove dispari, oggi ci propone un metodo di studio efficace per far pratica in maniera graduale con i tempi dispari senza perdere di vista il divertimento.

Il 5/4 può avere tante sfumature diverse”, dice Golino, e non è solo una questione matematica. È questione di feeling, di come accenti e suddivisioni si articolano per dare vita a groove fluidi, compatti e sorprendenti.
Il bello, secondo Golino, è che il valore dei tempi dispari non si limita a quando suoniamo in 5/4, 7/8 o altri tempi insoliti. Anzi, impararli ci dà strumenti nuovi anche per affrontare con maggiore consapevolezza il comune 4/4, arricchendolo con idee metriche alternative.

Nel corso della lezione, Golino mostra come un semplice groove in 5/4 possa trasformarsi con poche variazioni nella dinamica o nel posizionamento degli accenti. La forma ritmica del cinque prende così “sfaccettature completamente differenti”, diventando un esercizio di stile, precisione e ascolto interiore. Si entra in una dimensione in cui la tecnica non basta: serve percezione, intuito, controllo del corpo e del tempo.

Ma il punto non è solo imparare un nuovo tipo di battuta. È allenare la mente ad uscire dalla comfort zone, a pensare la musica in maniera tridimensionale. I tempi dispari diventano così una chiave per aprire nuove strade ritmiche e sviluppare un’identità musicale più profonda e personale.

Se sei curioso di scoprire come si costruiscono davvero questi groove irregolari, se vuoi ascoltare dalla viva voce di uno dei più grandi batteristi italiani come si muove e respira un 5/4… beh, ti consigliamo di guardare la lezione completa su Musicezer Inner Studio.



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