Strumento messo gentilmente a disposizione da Primo approccio Nell’aprire la confezione di questo preamp da poco comparso anche sul mercato Italiano, immediatamente cade l’occhio sulla cartolina di garanzia, la quale riporta un periodo difficilmente riscontrabile ultimamente… ben 10 anni! Da questo possiamo immaginare con quale serietà e professionalità costruttiva lavori il signor Alex AguilarStrumento messo gentilmente a disposizione da
Primo approccio Nell’aprire la confezione di questo preamp da poco comparso anche sul mercato Italiano, immediatamente cade l’occhio sulla cartolina di garanzia, la quale riporta un periodo difficilmente riscontrabile ultimamente… ben 10 anni! Da questo possiamo immaginare con quale serietà e professionalità costruttiva lavori il signor Alex Aguilar.
Successivamente la quantità di manopole e switch ci colpisce, essendo un preamp per basso, e ci chiediamo se tutto ciò serva, ma il dubbio si sciolglie prontamente alla fine del nostro test.
Ma vediamolo insieme da vicino. Sezione Input Di notevole interesse il doppio input a jack frontale, che consente l’ingresso di due diversi bassi, con commutazione attivo/passivo che agisce su entrambi gli ingressi e switch manuale tra i due input, perchè la riteniamo una funzione molto utile dal vivo nel caso si utilizzino due strumenti.
Si ha così la possibilità di lasciarli entrambi collegati selezionando poi manulamente sia l’ingresso che il pad attivo/passivo. Inoltre lo switch prevede una posizione centrale per permettere il collegamento del pedale opzionale, che oltre alla selezione ingresso ha anche la funzione mute, utile per accordare ad esempio.
E’previsto anche un ingresso ausiliare a jack sul retro. Sezione Equalizzatore E qui scopriamo perchè diversi bassisti negli USA lo prediligono in studio di registrazione; perchè qualsiasi timbro “bassistico” si voglia ottenere… si ottiene!
Infatti oltre ai tradizionali controlli bass/treble ed ai relativi efficacissimi booster switch, è la sezione valvolare a doppia equalizzazione parametrica il vero cuore del DB680.
Immediatamente notiamo che i tre controlli frequenza, livello e campanatura lavorano in modo molto efficace e preciso, e sulle frequenze che servono ad un bassista, con cut/boost veramente impressionante; ed infine il controllo campanatura ci permette di rifinire il tutto in modo preciso in base alla specifica frequenza su cui vogliamo agire.
Sembra proprio progettato da un bassista… e infatti così è, non c’è dubbio.
Oltrepoi troviamo una sezione cross-over, utile per la bi-amplificazione a frequenza e singolo livello selezionabile, oltre ai classici livelli di send e return della barra effetti, anch’essa valvolare. Uno sguardo dietro Ce n’è per tutti i gusti ed esigenze sia live che studio, compreso un input thru per inviare il segnale ad un altra testata, o la classica uscita accordatore, ma la cosa più interessante è la D.I. valvolare, che oltre al controllo ground/lift ha un selettore di signal output a cinque posizioni che consente di inviare sempre, e solo il giusto segnale bilanciato, tanto al mixer quanto direttamente ad un registratore o all’hard disk, senza bisogno di nessuna altra interfaccia; il tutto in modo pre o post EQ. Suono Per gli amanti del “all tubes” questo preamp è sicuramente un must. Sin dalla prima nota è impossibile non notare un calore sonoro avvolgente, l’enfasi sulle armoniche e, alzando un po’ il gain, anche quel pizzico di saturazione valvolare che in certi generi non può mancare; è altresì sorprendente il riuscire ad ottenere dei suoni pulitissimi e cristallini chiamando in causa invece i booster ed il master anzichè il gain; insomma, dal vintage all’ultra-moderno con pochi tocchi!
Riteniamo infine che i limiti di questo apparecchio, ammesso che ci siano, sarebbero da cercare solo ed esclusivamente nella periodica sostituzione delle valvole, caratteristica peraltro comune a tutta l’amplificazione valvolare. A questo proposito l’importatore garantisce un anno di vita delle cinque valvole e nessuna esigenza di regolazione del bias.
Il test è stato effettuato con un finale e cassa Aguilar, di cui parleremo più avanti in modo dettagliato. Conclusioni In quanto alla parte tecnica/costruttiva (l’abbiamo anche aperto) è evidente la qualità sia dei componenti sia della fattura.
In quanto all’utilità lo possiamo considerare un vero e proprio creatore di suoni, ma proprio di tutti i suoni che ogni bassista, nella propria diversità può esigere sul palco, e soprattutto in studio o home recording che sia.
Non possiamo che essere felici di avere ora anche in Italia questo prestigioso marchio, ed auguriamo alla neonata BassZone dei grossi successi con questo ed gli altri marchi che rappresenta in Italia.
Sul loro sito, www.basszone.it, sono disponibili tutte le specifiche in Italiano ed un listino al pubblico di tutti i prodotti Aguilar.
A breve pubblicheremo altre interessanti recensioni relative al mondo del basso, quindi… stay tuned!
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