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Lo stile di Carol Kaye, la bassista dalle 10mila registrazioni!

Approfondiamo lo stile di Carol Kaye, una delle più importanti bassiste della storia, insieme ad Andrea Rosatelli, musicista e insegnante presso il Saint Louis College of Music.

Per un bassista, ma più in generale per un musicista, conoscere la tradizione è fondamentale, non potrai mai suonare in stile moderno se non conosci il passato, la musica e l’arte sono figlie del tempo in cui si vive e i momenti che viviamo sono il risultato del percorso storico che li ha creati.

Uno dei musicisti che ha più influenzato i bassisti moderni è una donna! Ha partecipato a più di 10000 registrazioni!
Ha suonato dischi che hanno fatto la storia, jingle pubblicitari, colonne sonore e tanto altro. In questo articolo conosceremo la sua storia e analizzeremo il suo stile musicale, ecco a voi Carol Kaye.

La carriera inimitabile di Carol Kaye

Nasce a Everett, Washington, nel 1935, da una famiglia musicalmente talentuosa e fa parte della cosiddette “Wrecking Crew” di Hollywood, una scuderia dei migliori musicisti turnisti d’America.
Inizia lo studio della musica all’età di 13 anni con una chitarra lap-steel , passa alla chitarra flamenco a 14 anni, e infine al basso elettrico a 20 anni. Fu scoperta nel 1957 mentre suonava jazz a Los Angeles, venne reclutata per partecipare alla sua prima sessione di registrazione accompagnando il pioniere del pop/soul Sam Cooke, e da quel momento non si fermò più.

Le sue collaborazioni passano da Bing Crosby, Ray Charles, Frank Sinatra, Tony Bennett, Howlin ‘Wolf, Elvis Presley, Little Richard, Bobby Darin, Quincy Jones, Simon and Garfunkel, Stevie Wonder, Barbra Streisand e tanti altri.
Le sue linee di basso hanno ispirato tantissimi musicisti, uno su tutti Paul McCartney che in diverse interviste elogiò la sua creatività nei dischi dei Beach Boys, analizziamone qualcuna insieme.

Lo stile di basso di Carol Kaye

Esercizio 1

In questo esempio si intuisce il grande senso ritmico di Carol, gioca sulle ottave nella prima misura inserendo una sincope sul terzo movimento, nella seconda misura invece suona le note della scala: terza, quarta, cromatismo, quinta e sesta passando su diverse figure ritmiche miscelando senso ritmico e melodico, veramente funzionale.


Esercizio 2

Questa linea di basso è molto melodica e fitta di sedicesimi, in stile motown, sembra addirittura una linea degli attualissimi Vulfpeck!
Nella prima misura sul secondo movimento c’è una sincope e poi due quartine di sedicesimi che danno rotazione e spinta al groove. Nella seconda invece le quartine sono al centro della misura. 


Esercizio 3

In questo terzo esempio il groove è molto simile ad un riff rhythm blues, in battere ci sono due sedicesimi e un ottavo, la linea di basso è molto ritmica, sembra un fill di batteria, si continua con le note dell’arpeggio e il giro finisce sempre con due sedicesimi ed un ottavo proprio come è iniziata.


Esercitiamoci su una base!

Bene, possiamo praticare questi tre esempi sulla base dedicata, ovvero un blues in FA in stile Funk.
Dobbiamo solo avere l’accortezza di trasportare queste tre linee di basso sulla sequenza armonica classica del Blues, quindi partiamo in Fa per 4 misure, saliamo in Sib per 2 misure, torniamo in Fa per altre 2 ed infine una misura Do, una SIb, una battuta in Fa per finire con una battuta in Do.
Buono studio e soprattutto buon divertimento!


andrea rosatelli

Andrea Rosatelli è un musicista professionista e insegnante presso il Saint Louis College of Music di Roma.
Dopo studi Jazz al Saint Louis di Roma, dove si diploma in contrabbasso, si diploma in basso elettrico, inizia un’intensa attività di side man in diverse formazioni sperimentando molti generi musicali, dal Jazz al Pop, dal Latin al Funky. Dopo le prime esperienze in Tv (Uno Mattina Estate RAI1 1996 ), in orchestra (M° Pregadio tour 1996 – 1998 ), in studio e live, arriva a collaborazioni molto importanti nella musica leggera italiana tra cui: Gianni Morandi, Patty Pravo, Mario Biondi, Andrea Bocelli, Tullio De Piscopo, Loredana Bertè, Nek, Simone Cristicchi, Paola Turci e tanti altri.
Alcuni dei maestri più importanti, tra cui Pippo Caruso, Beppe Vessicchio, Marco Sabiu, Fio Zanotti, Andrea Guerra, Massimo Nunzi, Salvatore Mufale, Roberto Pregadio, Franco Piersanti, si sono avvalsi della sua collaborazione in diverse colonne sonore e trasmissioni televisive.
In questi anni è stato anche impegnato nella didattica, collaborando con le più prestigiose scuole musicali d’Italia per corsi e seminari. La sua esperienza decennale nell’insegnamento si è concretizzata con la pubblicazione del “Manuale di Basso Vol.1 e Vol.2″ e del ” Il Quaderno del bassista ”, editi da Carisch, primi nelle classifiche di vendita del settore da diverso tempo.