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Correggere il tempo di riverbero in una sala concerti

Oudimmo Acoustic Design, una delle aziende più innovative dal punto di vista dei trattamenti acustici e sonorizzazione degli ambienti, ha svolto un bel lavoro relativo a una grande sala concerti. Oggi ce ne parlano in prima persona.

Oudimmo Acoustic Design, una delle aziende più innovative dal punto di vista dei trattamenti acustici e sonorizzazione degli ambienti, ha svolto un bel lavoro relativo a una grande sala concerti. Oggi ce ne parlano in prima persona.

Abbiamo recentemente realizzato la correzione acustica della sala da concerti e aula magna della scuola musicale Secco Suardo di Bergamo con volumetria 2222mc e per una sala conferenze e aule scolastiche nello stesso edificio.
Oggetto del bando di gara era la riduzione del tempo di riverbero T60 (rilevato in 2,43 secondi a 500Hz), da portarsi ad un livello appropriato sia per il parlato amplificato che soprattutto per l’esecuzione musicale dal vivo con strumenti acustici.

A questo proposito, la Committenza aveva espresso il desiderio di non abbassare troppo il tempo di riverbero per non rovinarne la qualità e per evitare di rendere la sala “sorda”.

Dopo aver individuato con riferimenti appropriati il target da raggiungere (tra 1,00 e 1,15 sec), abbiamo sviluppato il progetto secondo una stima di risultato da calcolo teorico di 1,05 sec.
Dai rilievi effettuati dopo installazione in fase di collaudo è risultato un valore ottenuto di 1,1 sec, a conferma dell’estrema precisione del calcolo e sicuramente dell’estrema efficacia dei nostri pannelli fonoassorbenti AkuPan® e del tessuto da tendaggio LinenAcoustic.

Oudimmo Acoustic Design

La musica suonata ha bisogno di tempi di riverbero mediamente più lunghi rispetto al parlato, questo perché all’interno del programma musicale suonato da uno strumento acustico sono presenti colorazioni e timbriche che ne offrono una rappresentazione maggiormente emozionante se queste hanno un “respiro” all’interno dell’ambiente: se questo “respiro” è troppo lungo, le note si confondono, non vengono percepite nella loro interezza e con le corrette sfumature; se il “respiro” della sala è troppo corto, il suono dello strumento risulta “soffocato”, privo di anima e di emozione, e facilmente non raggiunge gli ascoltatori più distanti con sufficiente energia.

Per il parlato i tempi di riverbero sono generalmente più bassi: questo perché, nel parlare in una sala molto riverberante, l’ascolto delle consonanti impulsive viene compromesso dalla “coda” delle vocali che le precedono.
Questo difetto dell’acustica dell’ambiente provoca un secondo effetto indesiderato ed ulteriormente deleterio, chiamato “effetto Lombard“, che si manifesta nella tendenza dell’essere umano ad aumentare il volume della propria voce in presenza di rumori di fondo elevati.

Per maggiori informazioni collegati ora al sito web di Oudimmo Acoustic Design.