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Livio Argentini, il genio italiano nel mondo del suono

Vanno sempre più di moda i miti, ma quelli veri sono rari… come diciamo noi dinosauri che abbiamo avuto il piacere di confrontarci con persone che hanno scritto la storia dell’audio professionale.

Come dico sempre: le persone vanno vissute in tempo reale. È un piacere/dovere condividere con loro il punto tecnico, confrontare la nostra grande ignoranza con la loro immensa sapienza ed esperienza.
Magari con una grande convivialità a tavola o guardando gli schemi o ascoltando… in tutti i casi la nostra esperienza del mondo dell’audio non può che migliorare, la nostra qualità/capacità critica (costruttiva, non polemica!) se ne avvale e si affina, così come il nostro senso del suono.

Fra le persone con le quali ho il piacere di condividere il mio tempo c’è Livio Argentini che continua a sfornare progetti con gli stessi ritmi e vitalità degli anni 70/80 e con il quale è un piacere confrontarsi in tutte le situazioni, come durante il concerto di venerdì a Ladispoli.
Nella foto qui sotto è immortalato fra Francesco Pisani, un neo-apprendista stregone del suono, Daniele Vantaggio, Carlo Mammucari, suo storico collaboratore, e… me!

Livio Argentini

Nella Golden Age dell’audio Livio si è distinto perché ha voluto investire da subito in dispositivi di misurazione che dessero una conferma strumentale di ciò che progettava e ascoltava.
Dalla grande fusione di conoscenze confermate strumentalmente sono scaturiti prodotti che sono tuttora ricercati (recentemente sono comparsi su Mercatino suoi mixer EP3000 degli anni ‘70 cui è necessaria una manutenzione ordinaria o mod ma niente di costoso o proibitivo) perché hanno mantenuto la qualità nel tempo.

Le vicissitudini di Livio sono innumerevoli e spesso contrassegnate da eventi strani, tipo l’allagamento del suo laboratorio che fece saltare la collaborazione con AKG, e da eventi gloriosi come le forniture custom per RAI e i più importanti studi di registrazione di tutta Italia.

Ma non è legato al solo passato, infatti la vitalità di Livio traspare ancora in pieno ogni volta che si scambia una chiacchiera con lui, a iniziare dalla realizzazione del recente mixer LA-200 totalmente modulare con spazi appositi per i dispositivi 500 di altre aziende.

Siamo anche abituati al fatto che scompaia qualche giorno nella sua torre d’avorio per fare una full immersion di migliorie per i prodotti che stanno per uscire dal cappello, come una nuova serie di dispositivi per mastering e monitoring. O la sua gamma di dispositivi creativi per project studios che sta per ampliarsi con tutta una serie di altri necessori… come erano definiti anni fa i necess(ari) (acces)sori per le attività in studio, tipo amplificatori per cuffie, preamplificatori compatti, compressori ecc .

Nonostante le difficoltà di approvvigionamento dei componenti di alta qualità necessari per realizzare circuiti all’altezza della sua fama e affidabilità nel tempo, l’attività è ripresa in pieno, in collaborazione e partenariato con lo staff di ACME, e con le richieste/esigenze di fonici che potrebbero essere tranquillamente i suoi nipoti.