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Una Roma a ferro e fuoco quella dei Bullet of Noise

Urla e chitarre rock arrivano dalla Capitale, una Roma che brucia, non solo di caldo, quella della band emergente Bullet of Noise.

Urla e chitarre rock arrivano dalla Capitale, una Roma che brucia, non solo di caldo, quella della band emergente Bullet of Noise.

Ispirati prepotentemente al sound del rock anni ’90, quello dei dintorni di Seattle ma non solo, i Bullet of Noise pubblicano oggi sulle piattaforme digitali il loro album Rome is Burning. Titolo di altri tempi così come la copertina, semplice e quasi completamente vestita di nero, con tanto di sigillo “parental advisory explicit content“; tutto ci riporta a una trentina di anni fa, quando i jeans non erano strappati dai grandi stilisti e garage o cantine traboccavano di band che con pochi semplici powerchord erano capaci di portare avanti con rabbia e sudore la loro mission musicale.

Guidati dalla voce e chitarra di Cristiano Lucidi, i Bullet of Noise escono quindi dalle fucine della Volcano Records con un full length che contiene ben 13 brani, con titoli tutt’altro che pacifici: “The Sun is Black”, “Fight Your War”, “Breaking the Cage” esprimono bene i sentimenti contemporanei di molti giovani – e non più giovani – e non è certo un caso che queste scelte ci ricordino l’epoca della cosiddetta “generazione Y”, successiva a quella “X” che aveva visto nascere la grande musica ma anche svanire tanti ideali e consegnare ai figli una buona dose di apatia e frustrazione.
E oggi, diciamolo, la situazione non è poi migliorata granché.

Bullet of Noise- Rome is Burning

L’album in queste settimane è stato anticipato dal singolo che prende il nome dalla band. “Bullet of Noise” è un vero e proprio biglietto da visita che chiarisce quali sono le carte in tavola. Le chitarre sono protagoniste, sia quella di Lucidi che del lead guitarist Guido Sabatini. La sezione ritmica è affidata all’altra metà del quartetto, Mauro Fabbri al basso e Ivan Galeone alla batteria.

Per quanto possa sembrare che questi “ragazzi” siano invecchiati suonando insieme, la band esiste da soli 2 anni, dall’idea di Lucidi e Fabbri. In un biennio i 4 musicisti hanno trovato il loro affiatamento e composto i brani per questo primo album d’esordio, che non ha certo le velleità sonore di confrontarsi con altisonanti produzioni d’oltreoceano – visto che cantano in inglese come avrete oramai già capito – ma che ci riportano comunque coi piedi per terra a quel tipo di produzioni musicali oneste e con ben pochi artifici.

È Cristiano Lucidi a scrivere la musica e i testi delle canzoni, con in testa, citando le sue stesse parole, “quest’idea malsana di riportare quel sound americano di fine anni ’80 inizi ’90 nel disco d’esordio. Anche gli effetti utilizzati sono di quell’epoca lì.

In concomitanza con l’uscita odierna, viene pubblicato anche il secondo estratto e relativo videoclip, “Dogman“. In questo caso il brano si dimostra di maggiore impatto sonico, mentre la ricetta è piuttosto semplice: powerchord, distorsioni e un’indole punk rock maggiormente pronunciata.

Per maggiori informazioni sulla band romana e sull’album collegatevi al sito bulletofnoise.com.
Qui sotto la scaletta dei brani:

01 – Rome is Burning
02 – Blackout
03 – Bullet of Noise
04 – Breaking the Cage
05 – Dogman
06 – Stay Away
07 – The Sun is Black
08 – Catch Me
09 – Laudanum
10 – Give me a Kis
11 – Save me
12 – Out of my time
13 – Fight your war