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Roland rimette in campo due vecchie glorie dei synth

Roland rimette in campo due vecchie glorie dei synth - Mostri sacri dei sintetizzatori dal nome Juno

È tempo di riedizioni di vecchie glorie e Roland sta al gioco, presentando due prodotti che strizzano l’occhio al passato ma attingono a piene mani dalla tecnologia moderna.

Il JU-06A è un piccolo modulo, appartenente alla serie Boutique, che promette di racchiudere in un piccolo formato tutte le caratteristiche più amate dei due mostri sacri Juno-60 e Juno-106.
Alimentato anche a batterie e dotato di un piccolo speaker interno, il nuovo JU-06A è compatto da poter essere facilmente trasportato, ma anche disegnato per non sacrificare la performance.
Lo chassis è metallico, e l’interfaccia è densa di robusti slider e pulsanti.

Roland JU-06A

Roland JU-06A

La catena di generazione del segnale si ispira a entrambi i modelli storici: c’è un filtro passa-alto ispirato al 106, la PWM presa dal 60, e la risposta del filtro è selezionabile su due modalità tramite uno switch sul pannello frontale.
Non può chiaramente mancare l’iconico chorus che ha reso celebri questi modelli, con tanto di rumore caratteristico (regolabile, per fortuna). Arpeggiatore, chord memory, step sequencer, e connessioni MIDI/USB/Ext. Clock completano la dotazione di bordo.

Roland JU-06A

C’è però anche chi non vuole scendere a compromessi. Così Roland ha pensato di creare un altro prodotto, fedele riproduzione del Juno-106.
Si chiama JU-06, ed offre ben 23 parametri controllabili istantaneamente dal pannello, per ricreare tutte le sonorità che hanno reso celebre il suo predecessore. 

Roland JU-06

Roland JU-06

Piccole migliorie rispetto al progetto originario sono rappresentate da un LFO più veloce e il filtro passa-alto a variabilità continua, oltre alla interfaccia audio USB integrata.