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Finalmente Eddie Vedder parla di Chris Cornell

Il silenzio di Eddie Vedder riguardo la tragica scomparsa di Chris Cornell, avvenuta lo scorso 18 maggio, non era passato inosservato: i due condividono infatti non soltanto lo status di icone del grunge, ma soprattutto un'amicizia di lunga data suggellata dall'indimenticabile duetto nel pezzo Hunger Strike del supergr

Il silenzio di Eddie Vedder riguardo la tragica scomparsa di Chris Cornell, avvenuta lo scorso 18 maggio, non era passato inosservato: i due condividono infatti non soltanto lo status di icone del grunge, ma soprattutto un’amicizia di lunga data suggellata dall’indimenticabile duetto nel pezzo Hunger Strike del supergruppo Temple of the Dog.

Il frontman dei Pearl Jam, in tour europeo da solista (di passaggio in Italia a luglio), ha approfittato della data del 6 giugno scorso presso l’Hammersmith Apollo di Londra per raccontare il suo stato d’animo in seguito alla dolorosa perdita. Un Eddie Vedder che appare profondamente colpito, che parla di Cornell come fratello maggiore più che amico, ma che cerca comunque di dare un segnale di supporto e vicinanza tanto alla famiglia quanto ai fan del compianto leader dei Soundgarden.

Ecco alcuni dei passaggi più significativi del discorso:

“Vi dirò: sono cresciuto con tre fratelli, e ne ho perso uno tragicamente due anni fa in un incidente. Dopo aver perso lui e un po’ di altre persone alle quali volevo bene, non sto più bene, nel senso che non voglio più accettare questa realtà, e questo è il modo col quale sto affrontando la cosa.”

“Però voglio esserci per la famiglia, per la comunità, per i miei fratelli nella mia band e per i fratelli nella sua band. Ma per certe cose ci vuole tempo, e il mio amico se n’è andato per sempre.”

“Due giorni dopo la notizia della sua morte, credo fosse la seconda notte, dormivamo in questo cottage vicino all’acqua, in posto che lui avrebbe adorato. Mi sono venuti in mente questi ricordi verso l’una e mezza, come se volessero svegliarmi. Erano grandi ricordi, di quelli che avrei dovuto avere sempre in testa. E non sono riuscito a fermarli, i ricordi.”

Photo by LugnutsCC BY-SA 3.0