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Dal 28 dicembre è di nuovo Umbria Jazz Winter

Dicembre significa Umbria Jazz Winter, l'appuntamento atteso dai cultori non solo italiani sin da quando la manifestazione principale chiude i battenti a luglio.

Dicembre significa Umbria Jazz Winter, l’appuntamento atteso dai cultori non solo italiani sin da quando la manifestazione principale chiude i battenti a luglio.

Giunta quest’anno alla sua edizione numero 26, la rassegna che in inverno regala una vocazione jazz alla bella Orvieto, il suggestivo borgo della bassa regione umbra, inizia ufficialmente domani 28 dicembre per portare direttamente nel nuovo anno gli appassionati del genere, con chiusura nella serata di martedì 1 gennaio 2019.

Cinque giorni di musica che si sviluppano all’interno di alcune delle cornici più belle della cittadina, come gli storici Palazzo dei Sette (la sede principale della manifestazione) e Palazzo del Popolo, ma anche location più raccolte come teatri, musei e luoghi di ristorazione, non sorvolando sulle street parade a cura dei Funk Off a cadenza come minimo quotidiana all’interno del centro storico.

Dal 28 dicembre è di nuovo Umbria Jazz Winter

“La Dolce Vita” (Rava, Tommaso, Rea e Gatto) © su gentile concessione di UmbriaJazz.com

Il momento di punta della prima giornata sarà senza dubbio il doppio evento delle ore 21:00 al Teatro Mancinelli: sul palco prima i “Mare Nostrum” di Paolo Fresu con Richard Galliano e Jan Lundgren, un progetto che va avanti da oltre dieci anni e che agli inizi del 2019 vedrà uscire il terzo capitolo della propria trilogia personale; segue “La Dolce Vita”, il coronamento dei sessant’anni di carriera del contrabbassista Giovanni Tommaso, per l’occasione in un quartetto di altissimo livello completato da Enrico Rava, Danilo Rea e Roberto Gatto.

Il 29 si segnalano all’ora di pranzo “Cinema Italia”, omaggio alle musiche delle grandi pellicole tricolori eseguito da Rosario Giuliani al sax, Luciano Biondini alla fisarmonica, Enzo Pietropaoli al contrabbasso e Michele Rabbia a batteria e percussioni; nel pomeriggio interessante tra le altre cose il Trio BBB del trombettista Flavio Boltro.

Ancora una serata di spessore al Teatro Mancinelli: alle 21:00 si apre con il trio di Barry Harris, pianista ottantanovenne che nei corso dei decenni ha suonato con i migliori del suo genere; segue “Bud Powell in the 21st century”, un progetto dedicato alla leggenda del pianoforte e del bebop, arrangiato e diretto da Ethan Iverson ed eseguito in parte dal suo quintetto e in parte con la Umbria Jazz Orchestra.

Dal 28 dicembre è di nuovo Umbria Jazz Winter

Paolo Fresu e Danilo Rea © su gentile concessione di UmbriaJazz.com

La sera del 31 vari eventi di chiusura del 2018, alcuni dei quali (viste le location) a inevitabile sfondo eno-gastronomico. Al Palazzo dei Sette cenone di fine anno con la musica di tre differenti ensemble (Claudio Jr. De Rosa Quartet, Nick The Nightfly Quintet e Filippo Bianchini Quartet), mentre al Palazzo del Popolo si passa all’anno venturo assieme al The Big Easy Trio nella Sala Expo, mentre al Teatro Mancinelli il 2019 si apre con il New Direction Gospel Choir all’una del mattino dell’ormai 1 gennaio.

Tra gli eventi principali del giorno di Capodanno il duo di Fabrizio Bosso e Julian Oliver Mazzariello, già esibitosi nel pomeriggio precedente, alle 16:00 nella Sala 400 del Palazzo del Popolo, la tradizionale Messa della Pace & Gospel all’interno del Duomo di Orvieto alle 17:00 e ancora una serata di grandi nomi al Teatro Mancinelli: Paolo Fresu e Danilo Rea, tra i massimi esponenti del genere a livello non soltanto nazionale, in un raro duo e a seguire “Viva De Andrè“, un tributo in jazz al cantautore genovese in vista dei vent’anni dalla sua scomparsa.