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I volti dietro THOMANN, il negozio di strumenti musicali più grande d’Europa

Thomann è indubbiamente il più grande e famoso negozio del Vecchio Continente, ma dietro questo successo c’è una storia umana di lunga data che coinvolge generazioni di padri e di figli.

Il grande negozio di strumenti musicali Thomann – laddove “grande” non rende neanche un’idea minima della sua estensione e importanza – non ha certo bisogno di presentazioni: soprattutto negli ultimi due decenni, con la fioritura del commercio online, è balzato in cima ai successi di vendita e notorietà in tutta Europa, raggiungendo un livello che nessun’altra attività del settore aveva mai raggiunto prima.

Quando diciamo ciò, non vogliamo “incensare” nessuno, è semplicemente un dato di fatto sotto gli occhi di tutti. Raramente oggi si trova un musicista che non abbia acquistato qualcosa online su Thomann, tanto che la loro realtà viene quasi paragonata a quella di un altro enorme commerciante generalista online, anche se in quel caso parliamo di un ancor più indiscusso leader mondiale.

Tuttavia, nel campo della musica e degli strumenti musicali – e non solo, anche di apparecchiature audio professionali, luci, video e altro ancora – è ancora il nome Thomann ad essere il punto di riferimento europeo, e non solo europeo.

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Questi traguardi non sono però solamente nati grazie all’e-commerce o a politiche aggressive sui prezzi o a un ottimo sistema post-vendita, perché ciò che realmente ha fatto la differenza e ha sorretto anche la mastodontica struttura online, è una storia alle spalle che nasce molto tempo prima di internet, dei personal computer e dei corrieri che arrivano a casa in poche ore.

Iniziamo oggi, quindi, a parlare di questa storia, quella passata e quella attuale, e dei nomi e volti che stanno dietro di essa, dandovi la possibilità di percepire in modo migliore cos’è, ma soprattutto “chi” è Thomann.

Perché vi parliamo di Thomann?

Come da nostra consuetudine, premettiamo per correttezza che Musicoff ha deciso di stringere una partnership con il colosso tedesco, ma lo abbiamo fatto ponderando bene ogni passo e non venendo mai meno alla nostra onestà intellettuale.

Musicoff non sarà il veicolo di Thomann per “vendere” qualcosa. Né in modo esplicito, né in altri modi diciamo… meno espliciti, per non dire occulti, come a volte succede di questi tempi.
Prima di tutto: Thomann non ne ha certo bisogno, è l’assoluto numero 1 nel suo campo, con o senza un’eventuale nostra “vetrina prodotti”.
Ma soprattutto, non è mai stato nel nostro stile, anche con le partnership che abbiamo con altri grandi store (con i quali abbiamo già messo le carte in tavola e felicemente chiarito ogni dubbio su questa nuova collaborazione).

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Di cosa ci occuperemo quindi? Di dare, appunto, un “volto” a Thomann, di raccontarvi le storie delle persone che ci lavorano e di tutto ciò che gli gravita intorno.
Ci sarà sicuramente occasione di andarli a trovare di persona, per vedere e toccare con mano cosa succede dietro le porte dei loro magazzini.
Sarà poi sicuramente l’opportunità per organizzare interviste esclusive e molto altro ancora.
Raccontarvi, insomma, nel dettaglio un importante tassello del mondo degli strumenti musicali da un punto di vista che non sia quello sterttamente “commerciale”, ma in maggior parte “umano”.

Storie di padri e di figli

Prima di tutto, Thomann non è un nome scelto a caso, ma è quello della famiglia Thomann, che ancora oggi è alla guida di tutto.
Hans Thomann Jr. è l’attuale amministratore delegato e al suo fianco ci sono i suoi più stretti familiari che gestiscono vari rami dell’azienda.

Hans Thomann Jr.

La storia di questa famiglia e del loro successo risale però alla generazione precedente, ovvero a un musicista – trombettista ma in realtà polistrumentista (sassofono, chitarra, clarinetto) – che a un certo punto della sua vita decise di mettersi a vendere strumenti musicali, facendolo dalla sua stessa casa a Treppendorf, in Franconia, Germania.

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La famiglia Thomann attualmente alla guida dell’azienda

Il suo nome era Hans Thomann Senior e quella casa – più precisamente una fattoria, visto che i genitori erano contadini e allevatori – fa ancora parte oggi della grande factory Thomann, attivissima e affiancata ai più moderni capannoni industriali, il tutto in una zona dal grande fascino naturalistico, che viene quotidianamente rispettato e conservato.

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La fattoria dei Thomann

Hans Senior era, come dicevamo, un musicista e girava la Germania al seguito di svariate formazioni e anche con un circo (Circus Hellas) con il quale univa l’abilità di trombettista a quella di… equilibrista!

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Hans Thomann Senior

Inizialmente Hans Senior vendeva gli strumenti ai musicisti con cui era in contatto con un’attività di commercio ai limiti dell’improvvisato, portando a volte gli stessi strumenti in uno zaino (se possibile).
Ma ben presto ne fece un lavoro maggiormente pianificato e organizzato, finché negli anni ‘60 mise la sua base stabile nella fattoria di Treppendorf, un vero e proprio crocevia di musicisti, la MusikHaus Thomann.

Il primo strumento venduto da Thomann è stata una fisarmonica, il che non stupisce visto che tanto in Germania quanto in Italia era uno strumento richiestissimo all’epoca, soprattutto per la musica tradizionale e da ballo.

Da lì in poi la storia è andata avanti con una costante, un motto che ancora oggi è alla base di tutto quello che porta avanti il figlio di contanto padre: “la musica è un linguaggio”.
Per questo motivo, moltissimi dei dipendenti di Thomann avevano e hanno uno stretto rapporto con la musica, conoscendone il linguaggio e facendone una passione nella loro stessa vita.
La musica è una forma di comunicazione e bisogna conoscere il suo linguaggio per lavorare con essa, in qualsiasi ambito e a qualsiasi livello.

Questo fa anche sì che Thomann abbia un servizio clienti sempre preparato e in grado non solo di “sbrigare le cartacce” post-vendita, ma di dare consigli specifici sull’uso di strumenti e apparecchiature, arrivando a instaurare un rapporto con il cliente che va ben oltre la vendita.

Internet cambia tutto, ma non le tradizioni di famiglia

Tornando alla storia, è il 1996 l’anno chiave, quello in cui Thomann si affaccia ad internet. Si tratta di uno dei primi negozi a farlo in maniera seria e ben pianificata e passo dopo passo il loro store online si caratterizza sempre di più, migliorando la veste grafica e funzionale.

Thomann ha creduto da subito nelle potenzialità della rete e questo li ha portati dall’essere un “grande negozio tedesco” all’essere un “leader mondiale” nel proprio campo, con 7.5 milioni di clienti.

Un numero da capogiro, che ha richiesto anno dopo anno il potenziamento delle strutture e delle strategie, ma che non ha mai spostato una virgola (tranne felicemente quella dei meritati guadagni, ci mancherebbe) in merito alla gestione familiare e passionale dell’azienda.

Hans Thomann Senior se n’è andato da anni, ma forse neanche lui stesso avrebbe mai potuto immaginare il livello di grandezza oggi raggiunto dal negozio che porta il suo nome e, soprattutto, sarebbe felice di sapere che ancora al timone dell’azienda ci sono i suoi figli, i nipoti e addirittura i pronipoti.

Thomann oggi, un “parco giochi” per musicisti

Ovviamente, non raccontiamocela, Thomann oggi è anche fatto di enormi magazzini, sistemi meccanizzati iper-efficienti per le spedizioni, una moltitudine sterminata di dipendenti.
Sebbene la “Musikhaus” sia ancora presente e attiva, certo il core business dell’attività viene gestito in ambienti più moderni e funzionali, come è lecito che sia.

Ad oggi recarsi a Treppendorf vuol dire visitare quasi “un paese nel paese”, vista la grandezza degli stabilimenti.
Pur tuttavia, l’immagine che se ne trae è sempre in linea con quella di un luogo che ruota intorno all’arte e alla passione e questo viene ricordato costantemente, anche da un certo tipo di architettura.

Un “paese” che quindi è fatto non solo su misura delle necessità logistiche e commerciali, ma che è plasmato come un vero e proprio “parco per musicisti”, diviso in settori (o “distretti” se vogliamo), ognuno deputato a un mondo specifico della musica, dell’audio pro o altro.

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Ognuno di questi settori è messo in mano a persone di elevatissima competenza, che prima di tutto nella vita hanno un rapporto diretto con ciò che fanno anche al di fuori di Thomann.

Per ora ci fermiamo qui, nei prossimi appuntamenti conosceremo meglio queste persone e cosa vuol dire vivere, lavorare e appassionarsi respirando l’aria di Treppendorf.