HomeMusica e CulturaDischi & LibriGov’T Mule & John Scofield – Sco-mule

Gov’T Mule & John Scofield – Sco-mule

Partiti come side-project della storica Allman Brothers Band, i Gov't Mule sono arrivati a festeggiare il loro ventesimo compleanno, dando in pasto ai fans un carico di nuovo materiale (The Stoned Side Of The Mule e il buon The Dark Side Of The Mule) più un'ulteriore chicca, "Sco-mule" un doppio live album registrato

Partiti come side-project della storica Allman Brothers Band, i Gov’t Mule sono arrivati a festeggiare il loro ventesimo compleanno, dando in pasto ai fans un carico di nuovo materiale (The Stoned Side Of The Mule e il buon The Dark Side Of The Mule) più un’ulteriore chicca, “Sco-mule” un doppio live album registrato nel 1999 con ospiti John Scofield, istituzione della chitarra fusion e jazz, e il tastierista Dan Matrazzo.Nella registrazione tra l’altro è presente il bassista originario della band, Allen Woody, prematuramente scomparso appena un anno dopo. Le premesse del cd sono ottime, dato l’altissimo livello dei musicisti, la curiosità tanta: come si intrecceranno le chitarre di Warren Haynes e di John Scofield? Presto detto, l’intesa è ad altissimi livelli, i botta e risposta sono frequenti e quanto più Haynes diventa jazzy, tanto Scofield lascia trapelare un’inedita vena più sanguigna e southern.Le 11 tracce che compongono Sco-mule sono rigorosamente brani strumentali, a partire dalla prima Hotentot, col suo piglio funk, il groove trascinante creato dalla sezione ritmica e i botta-e-risposta solistici, in piena filosofia da jam-band. Il disco procede con la rivisitazione di Tom Thumb, originariamente di Wayne Shorter, brano dal sapore più fusion, che procede languidamente e in cui tutti i musicisti sembrano trovarsi a proprio agio, anche in territori decisamente più sofisticati.Altro brano rivisitato è “Afro-Blue“, di Coltrane, jam lunga addirittura ventitre minuti, che procede tra vari assolo in slide, feedback e psichedelia. Non manca all’appello James Brown, che viene omaggiato nelle ottime riproposizioni di “Doin It To Death” e “Pass The Peas“.Chicca dell’album è l’inedita title-track, Sco-mule per l’appunto. Impossibile non battere il piede a tempo sul riff principale ed è interessante notare come l’anima blues e quella più fusion si fondano con naturalezza. Che dire? Musica ad altissimi livelli, che può accontentare sia i palati desiderosi del classico southern-blues dei Gov’t Mule, sia gli amanti della cervellotica fusion di Scofield, con tutte le bellezze dovute anche alle inevitabili imprecisioni (in verità poche, ma fa sempre piacere rendersi conto che anche loro sono umani),che un’esibizione live può offrire.Consigliato non esclusivamente a chi è fan della band da decadi, ma a chiunque voglia dedicare una manciata di minuti del proprio tempo all’ascolto di un interessante live album.Pasquale VaccaroGenere: Blues-Rock, Jazz-Rock, Southern-Rock, FunkTracklist:
1. Hotentot
2. Tom Thumb
3. Doin It To Death
4. Birth Of The Mule
5. Sco-mule
6. Kind Of Bird
7. Pass The Peas
8. Devil Likes It Slow (bonus track)
9. Hottentot (alternate versione, bonus track)
10. Kind Of Bird (alternate versione, bonus track)
11. Afro Blue (bonus track)Lineup:
– Warren Haynes (chitarra)
– John Scofield (chitarra)
– Allen Woody (basso)
– Dan Matrazzo (tastiere)
– Matt Abts (batteria)