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Ti consiglio un disco: Stills al contrario, dal tour al disco

Tra la fine degli anni '60 e l'inizio dei '70 gli Stati Uniti sono nel pieno della maturità di uno dei generi musicali più intrisi delle tradizioni popolari, il folk, gradualmente tramutato in folk rock sin dai primi (contestatissimi) esperimenti elettrici di Dylan e altri.Difficile segnare un netto confino tra quest

Tra la fine degli anni ’60 e l’inizio dei ’70 gli Stati Uniti sono nel pieno della maturità di uno dei generi musicali più intrisi delle tradizioni popolari, il folk, gradualmente tramutato in folk rock sin dai primi (contestatissimi) esperimenti elettrici di Dylan e altri.
Difficile segnare un netto confino tra questo e altri generi nati negli USA come il country e il blues, ma una delle forme migliori e più autentiche si ha con il poker d’assi CSN&Y.
Ed è durante una pausa di questa superband che gli stessi membri danno vita, ognuno per proprio conto, a produzioni che resteranno parimenti nella storia.

Stephen Stills sceglie prima una carriera solista, con due ottimi album, ma si rende ben presto conto di aver bisogno di una band intorno a sé. Così, proprio dagli show dal vivo di supporto ai dischi, nascono i Manassas, in cui Stills riunisce i suoi turnisti più alcuni membri dei Flying Burrito Brothers, un gruppo country rock nato da due ex Byrds, Gram Parsons e Chris Hillman.

Il tutto inizia con una jam, velocemente si trasforma in un progetto vero e proprio e quindi in un disco. Un doppio album tra l’altro, scelta inusuale per un disco di debutto (ma ai tempi anche i discografici amavano scommettere sugli artisti meritevoli…).
Alla già nutrita band si uniscono poi molti ospiti, da Bill Wyman degli Stones, a Jerry Garcia dei Grateful Dead (anche se quest’ultimo non fu inserito ufficialmente nei credit, sarà lui stesso a parlarne in varie interviste nel corso degli anni, ma conoscendo il poliedrico Garcia non ci stupiamo, perché il suo nome spunta in album di moltissimi artisti diversi degli stessi anni).