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Il Jackson che fu incoronato Re del Pop

Sono due i "Re" che ci ha regalato la storia della musica americana. Il primo, Elvis Presley, è stato il sole più splendente del Rock'n'Roll. Il secondo, Michael Jackson, nasceva proprio oggi nel 1958.

Era destinato a salire sul trono del Pop, nell’accezione più nobile del termine, diventando un’icona per le generazioni a lui contemporanee e future.

Mai come in nessun altro caso (forse dovremmo risalire al Mozart bambino) la vita di un uomo è coincisa interamente con una carriera musicale. Da un lato facendo crescere un artista al massimo delle sue potenzialità praticamente in ogni campo. Dall’altro, però,strappandogli via la spensieratezza dell’infanzia, cosa che Michael Jackson avrebbe cercato di recuperare da adulto in una costante instabilità emotiva (creandogli non pochi problemi).

Il Jackson che fu incoronato Re del Pop

D’altronde, la sua tenera età iniziò subito nel peggiore dei modi, costretto a seguire le ferree regole familiari imposte dal padre a fronte di severe punizioni. Padre che sarà costantemente alla guida, per non dire “alla frusta”, dei Jackson 5, la fortunatissima band di famiglia che lancerà la sua carriera.
Curiosità: la primissima esibizione di Michael fu durante una recita di Natale alla scuola materna, in cui cantò a cappella il brano “Clim Ev’ry Mountain”, aveva meno di 5 anni.

L’incontro più importante fu quello con Quincy Jones, musicista e produttore discografico, un altro “Re” nel suo campo. Con lui darà alla luce le sue pietre miliari, soprattutto quel Thriller del 1982 che in un sol colpo spazzò via tutta la concorrenza discografica, la sua vera incoronazione con Quincy nel ruolo di alto prelato che gli conferiva corona e scettro.

Oggi, nel giorno del suo compleanno, ricordiamo il cantante scomparso nel 2009 con un brano proprio tratto da quell’album.
La scelta è assai ardua, perché una canzone dopo l’altra, si tratta di un disco pieno di hit. Ma è ora di tornare un po’ bambini e rivedere quel video che segnò la storia della televisione musicale, diretto da John Landis (il regista di The Blues Brothers e di quel Un Lupo mannaro americano a Londra che ispirò Jackson).