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Il giorno in cui Kurt Cobain venne al mondo

20 febbraio 1967, una data cruciale nella storia della musica: in una piccola città del profondo nord-ovest americano viene al mondo Kurt Donald Cobain.

Nativo di Aberdeen, Washington, il nuovo arrivato si sarebbe trasformato nella voce rabbiosa e disperata di un’intera generazione che trovò nel Grunge il proprio verbo e nella scena di Seattle la dimensione ideale, un’icona moderna della musica (ma anche della cultura) internazionale.

Col trascorrere del tempo lo stereotipo della rockstar tormentata, del membro di spicco del famigerato “Club dei 27“, cede sempre più il passo alla rappresentazione del Cobain uomo: una storia di esperienza umana logorata dall’improvviso successo planetario e dall’inarrestabile giostra mediatica che lo ha visto come attrazione principale nella breve ma esplosiva esperienza dei Nirvana.

Un contesto nel quale Kurt Cobain ha tentato al tempo stesso di esprimersi e di preservarsi tramite la propria musica, manifestazione tanto di una sofferente smania di ribellione quanto di una delicata sensibilità personale, un sublime ed estremo tentativo di salvare sè stesso e il mondo intero indicando una strada nuova, ma forse scarsamente comprensibile alle masse nella propria essenza.

La spirale di sofferenza, inasprita da una tossicodipendenza tutt’altro che scenica e da quei lancinanti dolori di stomaco che lo hanno tormentato per tutta la sua breve esistenza, ha tuttavia avuto la meglio su tutto, e a nulla è valsa l’esperienza di genitore e l’amore incondizionato per la figlia Frances Bean, che oggi adulta afferma di non avere il minimo interesse nei confronti degli anni ’90 e dello scenario che diede notorietà a un padre mai vissuto direttamente.

Photo by julio zeppelin – CC BY 2.0

Tanti, troppi i compleanni sottratti violentemente da quel gesto estremo, un congedo sconvolgente da quel mondo che si era fatto troppo rumoroso e troppo invadente intorno a lui e al suo disagio.

E mentre ci allontaniamo sempre di più da quel periodo indimenticabile, continuiamo a interrogarci su cosa sarebbe stato, cosa avrebbe pensato, cosa avrebbe detto Kurt Cobain in questi tempi e di questi tempi così profondamente differenti.