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Nirvana Unplugged

New York City. I Nirvana registrano il loro capolavoro acustico. L'evento si svolge presso i Sony Music Studios tra la 54esima e la Decima di Manhattan. Accompagnato da un secondo chitarrista e da una violoncellista, il trio di Seattle suona in versione semi-acustica per il programma MTV Unplugged.

L’atmosfera è lugubre, l’intensità fuori dal comune. Spogliate dalla loro corazza elettrica, le esecuzioni mettono a nudo la bontà del songwriting di Kurt Cobain, che conquista nuovi appassionati.

Il batterista Dave Grohl usa spazzole e bacchette imbottite che gli ha regalato nel pomeriggio un produttore di MTV, nella speranza che non picchi troppo duramente; Krist Novoselic suona un basso semiacustico preso in affitto; Cobain maneggia una Martin D-18 cui ha aggiunto un terzo pickup.

Il cantante è preoccupato: continua a ripetere che il pubblico non si divertirà e placa l’ansia con l’eroina. MTV insiste affinché vengano suonati i grandi successi e invece i Nirvana infarciscono il set di cover dei loro artisti preferiti, dai Vaselines a Leadbelly passando per David Bowie e i Meat Puppets, che si uniscono alla session. Cobain cura in prima persona la scenografia e vuole esibirsi circondato da gigli bianchi e candele scure.

Dovrà essere come un funerale“, spiega.

A seguito della sua morte, avvenuta dopo soli cinque mesi, lo show Unplugged diventa il testamento dei Nirvana, un’ironia per un gruppo noto per i concerti elettrici, rocamboleschi e assordanti.