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50 anni nella musica per il produttore Marco Patrignani

Marco Patrignani è il figlio di Franco Patrignani, uno dei più importanti e apprezzati fonici italiani dagli anni '60, quando lavorava in RCA per passare poi agli studi Ortophonic fondati da 4 eccellenti compositori quali Piero Piccioni, Armando Trovajoli, Luis Enríquez Bacalov ed Ennio Morricone, che continua

Marco Patrignani è il figlio di Franco Patrignani, uno dei più importanti e apprezzati fonici italiani dagli anni ’60, quando lavorava in RCA per passare poi agli studi Ortophonic fondati da 4 eccellenti compositori quali Piero Piccioni, Armando Trovajoli, Luis Enríquez Bacalov ed Ennio Morricone, che continua a lavorarci vivendoci ormai come fosse la sua seconda casa.
Nel corso del tempo Franco, in grande collaborazione con la moglie Emma, ne ha preso la gestione fino a renderlo uno degli studi più ambiti d’Italia e uno dei più autorevoli nell’industria discografica mondiale.

Marco Patrignani con il mitico Quincy Jones

Marco Patrignani con il mitico Quincy Jones

Marco, dopo la laurea a San Diego, ha iniziato una carriera di produttore ricca di successi (fra gli altri Massimo Di Cataldo, Daniele Groff e l’immenso Morrissey) e nel 1997 ha preso una decisione in direzione ostinata e contraria: investire i suoi guadagni per rilevare lo studio (dove scorrazzava da sempre!) e farlo continuare a vivere. Stiamo parlando del Forum Music Village.

Infatti alla fine degli anni ’90 si cominciavano a vedere gli effetti collaterali dell’abbassamento dei costi della tecnologia della registrazione e l’aumento dei costi gestionali degli studi grandi… tendenze che avrebbero portato allo sviluppo e la proliferazione degli studi piccoli e dello studio personale del musicista, con forti riduzioni della clientela in particolare per studi così grandi che tuttavia dovevano continuare a essere riferimenti tecnologici ed essere aggiornatissimi.
Ma molti studi grandi e medi non ce l’hanno fatta perché ai gestori è mancata la visione di come portarli avanti nei primi anni del nuovo millennio, senza far diventare lo studio obsoleto e/o un ritrovo di nostalgici.

Marco Patrignani nel mondo con il grande cinema

Marco Patrignani nel mondo con il grande cinema

La visione di Marco è andata oltre lanciando nel tempo continue iniziative e partnership, impegnandosi a fornire ai clienti i migliori prodotti e servizi e sostenendo il peso di questa eredità di eccellenza incrementata con altri artisti, direttori e produttori. Ciò ha significato e significa tuttora immettere nell’attività il massimo dell’impegno e delle energie disponibili, magari sacrificando qualche ora alla famiglia pur di portare avanti questa visione, che lo ha portato ad ampliare il campo d’azione ben oltre la registrazione, che comunque rimane il core business della sua vita.

Negli ultimi anni Marco ha creato l’Orchestra Italiana del Cinema che porta avanti l’ambizioso programma di esecuzioni di colonne sonore con orchestra sinfonica, la prestigiosa scuola di fonia Forum Academy, di cui mi posso ritenere il genitore #2, gli eventi di The Listener nei quali l’ascoltatore diventa il co-protagonista insieme all’artista che si esibisce, oltre alla realizzazione di presentazioni, masterclass e seminari in collaborazione con diverse associazioni, a iniziare dalla prestigiosa AES.

Marco Patrignani con il Leone D'Oro della Biennale di Venezia insieme a Tony Renis

Marco Patrignani con il Leone D'Oro della Biennale di Venezia insieme a Tony Renis

Ma chi è Marco? La mia opinione, scaturita da molti anni di frequentazione, è che il suo carattere pacato e riflessivo, nonché riservato, potrebbe far pensare di essere davanti a una persona sopra le righe ma, come testimoniano i rapporti personali che ha creato nel tempo anche con molti artisti, Marco non lo è ed è ben più semplice di quanto appaia.

Chiudo con le parole di Marco che rappresentano alla grande la sua filosofia di vita: “Se la Musica con la M maiuscola è la tua passione non c’è posto migliore che il Forum Music Village. Perché alla fine dei conti la musica senza passione sarebbe soltanto un altro business.

…e con il mio augurio, credo condiviso da tutti, di immergersi per almeno altri 50 anni nella Musica!