Nell’enorme sviluppo del mondo digitale relativo alla chitarra (e non solo), c’è un nome che negli ultimi anni ha decisamente scansato ogni altro dal “trono”, IR, acronimo di Impulse Response, tradotto “risposta all’impulso“.
L’eterno dilemma…
Spiegare di cosa stiamo parlando è forse oramai anacronistico, visto che gli IR sono decisamente “sdoganati” e fanno parte della vita quotidiana di milioni di chitarristi, in casa, in studio di registrazione e anche nei live show.
Pur tuttavia, dire “sto usando un IR” resta un dire tutto e dire nulla, perché a seconda di come esso è stato generato e/o di come viene utilizzato, la resa finale può cambiare sensibilmente, tanto che ad oggi fior fior di professionisti offrono sul mercato i propri IR generati nella qualità più alta possibile il tutto unito anche a una vasta esperienza sia tecnica che di orecchio.
Fondamentali per ogni modeler o profiler, gli IR caratterizzano il timbro e feeling dei nostri suoni, in maniera determinante.
Ma come funzionano veramente? E come si può capire se si sta affrontando il tutto nel modo corretto?
Affrontiamo questa lunga e complessa – ma estremamente divertente e stimolante – discussione insieme ai nostri esperti del settore Giacomo Pasquali ed Emanuele Sereni, in un percorso alla scoperta di come funzionano gli IR sfatando un po’ di luoghi comuni e falsi miti.
Ascoltiamo con loro un gran numero di samples live suonati su Helix Floor, nonché a/b test e confronti tra diverse famiglie di Impulse Response stock e custom.
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