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DuckedDelay, ovvero note definite senza rinunciare al delay

Un delay che gioca con le dinamiche del nostro playing, per meglio amalgamarsi nei vari momenti del brano.

Andiamo con ordine, nell’ingegneria dell’audio il ducking è un effetto audio comunemente usato nella musica pop e nella musica dance, in parole povere il livello di un segnale audio è ridotto dalla presenza rilevata di un altro segnale. 

Un uso tipico di questo effetto è ad esempio nella routine radiofonica con la creazione di un voice over, dove la base musicale viene poi abbassata non appena si presenta un altro segnale (la voce di uno speaker).

Nella musica, l’effetto ducking viene applicato in modi più sofisticati attraverso l’uso di un gate in side chain. Una traccia diventa più silenziosa (la traccia ducked) ogni volta che un’altra (la traccia ducking) diventa più forte, questo può essere fatto con un gate con la sua funzione di ducking attivata o da un ducker dedicato.

Esempi sono “The power of love ” di Celine Dion in cui il riverbero e il ritardo diventano udibili quando Dion fa una pausa, e “Cold Shoulder” di Adele. 

duckedelay

Tornando al nostro Eventide Time Factor, stiamo parlando di un delay estremamente specifico, che trova il suo miglior utilizzo in produzioni pop dove la “posizione” e la pulizia dei suoni sono estremamenti importanti e ricercati per ottenere il miglior risultato possibile.

Nel Ducked Delay del Timefactor abbiamo due segnali, quello della nostra chitarra e quello delle code del nostro delay, che variano il loro volume se una delle due tracce supera la soglia del ducking.

Questo significa che mentre suonate il delay si attenuerà, ma tornerà in tutta la sua espressione nei momenti in cui fate delle pause, il che dona pulizia al vostro playing anche con alte dosi di effetto, riportandolo in luce quando più interessa che sia udibile.

Il timbro di fondo è molto più asciutto del digital delay e del vintage delay, risultando estremamente flat e non presentando alcuna modulazione al suo interno, infatti per quanto riguarda i controlli specifici di questo algoritmo, possiamo trovare i seguenti:

  • Xnob/Ratio: imposta il grado di attenuazione del ritardo. 
  • Depth/Threshold: imposta l’ampiezza audio entro la quale entra in funzione il ducking (da -36 dB a -66 dB). 
  • Speed /Release Time: imposta il tempo di rilascio da 500 a 10 msec. Con il tempo di rilascio impostato su valori brevi, il ritardo si avvierà rapidamente quando si interrompe la riproduzione. Con il tempo di rilascio impostato su valori più lunghi, il ritardo rimarrà bloccato per un po’. Tempi di rilascio più lunghi sono utili quando stai suonando un riff e non vuoi che il ritardo inizi a scorrere tra le note. 
  • Filter: filtro passa basso / taglio alto variabile da 0 (nessun filtro) a 100 (taglio estremamente alto)

Per un uso specifico per chitarra, la costruzione di un solo con un DuckedDelay permette di avere un suono coerente e che il suono stesso della chitarra sia “divorato” da un uso eccessivo del delay stesso.

Per quanto possa risultare specifico, questo particolare delay è utile per chi è producer e ha delle necessità più specifiche rispetto ai normali delay digitali o analogici.
Infatti, questo non è un effetto che si può trovare spesso singolarmente, ma facente parte delle varie feature di macchine più sofisticate.

Ma altre sorprese arriveranno con il prossimo, ovvero il BandDelay.