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AgatePick compie 10 anni: la pietra che diventa suono

AgatePick celebra dieci anni: plettri artigianali in agata, unici per durabilità, timbro definito ed estetica, simbolo di artigianato italiano.

Dieci anni rappresentano un traguardo importante per una realtà come AgatePick. Nata dall’intuizione di Marco Bianco, l’azienda italiana ha saputo trasformare un materiale apparentemente distante dal mondo della musica, l’agata, in un elemento capace di ridefinire il ruolo del plettro nella costruzione del suono.

Un percorso fatto di sperimentazioni, feedback da parte dei musicisti e di una visione precisa: dare dignità a un accessorio spesso considerato marginale, rendendolo invece parte integrante dell’identità sonora.

AgatePick

Le origini di un’idea

La storia di AgatePick parte da lontano. Negli anni Ottanta Marco Bianco acquista in un megastore alcuni plettri in agata, spinto più dall’estetica che da reali aspettative funzionali. Quegli oggetti rimangono inutilizzati per molto tempo, fino a quando, nel 2004, durante le prove con la sua band, Marco decide di riscoprirli.

È lì che si accorge del loro potenziale: maggiore velocità, precisione e un timbro più definito rispetto ai plettri tradizionali. Non trovando sul mercato prodotti simili, mette insieme le competenze maturate nel settore orafo con la curiosità da musicista, iniziando a collaborare con laboratori specializzati nella lavorazione della pietra.
Nascono così i primi prototipi e prende forma l’idea che si concretizzerà pochi anni dopo con la fondazione di AgatePick.

AgatePick

La filosofia costruttiva

Il cuore del progetto è l’uso dell’agata naturale, una pietra di origine vulcanica selezionata non solo per le sue venature o per l’impatto estetico, ma per caratteristiche come durezza e densità, che incidono direttamente sulla resa sonora.

Ogni plettro viene tagliato, sagomato e lucidato a mano, con particolare attenzione ai bordi, rifiniti con cura per ridurre l’attrito sulle corde.
La superficie è liscia, quasi vetrosa, ma mantiene un grip sufficiente a garantire controllo e comfort durante l’esecuzione. Questa scelta produttiva comporta tempi lunghi e grande precisione, ma offre un risultato che si distingue per consistenza e qualità.

AgatePick

I modelli e le varianti

Nel corso degli anni AgatePick ha ampliato la propria gamma, rispondendo alle diverse esigenze dei chitarristi.
Il modello più emblematico resta il Memory Pick, caratterizzato dalla capacità di modificarsi con l’uso: la punta si adatta progressivamente allo stile del musicista, rendendo ogni esemplare unico e personale. Accanto a questo sono nate altre serie, come la Classic, la Jazz e la Standard, ognuna con forme, spessori e caratteristiche dedicate a differenti approcci musicali. L’obiettivo è offrire un plettro che non sia solo strumento di esecuzione, ma vero e proprio mezzo espressivo.

AgatePick

I vantaggi per il musicista

L’uso dell’agata porta con sé diversi benefici concreti. Innanzitutto la durabilità: questi plettri resistono molto più a lungo rispetto a quelli in plastica o nylon, mantenendo intatta la loro forma e la qualità della punta.

Sul piano sonoro, la densità del materiale consente di trasmettere l’energia della plettrata con maggiore efficacia, restituendo un suono più definito, ricco di armoniche e con un sustain più marcato.
Non va trascurato l’aspetto estetico: ogni plettro è un pezzo unico, con venature e sfumature proprie, un piccolo oggetto d’arte che accompagna il musicista tanto sul palco quanto in studio.

Le sfide di un percorso artigianale

La lavorazione dell’agata non è priva di difficoltà. La durezza del materiale richiede tecniche specifiche e grande attenzione nei passaggi di taglio e lucidatura, mentre i bordi più sottili possono risultare fragili se non curati a dovere. A questo si aggiungono tempi di produzione più lunghi e costi inevitabilmente più alti rispetto ai plettri industriali.

Anche il peso e la rigidità possono richiedere un periodo di adattamento per chi è abituato a plettri sottili e flessibili. Sono limiti che però diventano, per molti musicisti, parte del fascino di un accessorio tanto particolare.

AgatePick

Dieci anni di crescita

In dieci anni AgatePick ha consolidato un’identità precisa e riconoscibile. I suoi plettri sono oggi utilizzati non solo da appassionati curiosi di sperimentare, ma anche da professionisti che hanno trovato in essi uno strumento affidabile e caratterizzante.

Il marchio ha saputo costruire un seguito fedele, puntando sulla qualità artigianale e sull’idea che anche un accessorio apparentemente secondario possa incidere in maniera determinante sul suono e sul modo di suonare.

L’anniversario rappresenta un’occasione per celebrare questo percorso, ma anche per guardare avanti, continuando a sperimentare nuove forme, collaborazioni e soluzioni.

>>> AGATEPICK OFFICIAL WEBSITE <<<



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