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scuzz box

KHDK Scuzz Box, fuzz con transistor al germanio

"Nasty, gnarly and buzzy", insomma, un suono piuttosto "maleducato" che è adatto a chi vuole scuotere il palco con onde sonore da calci nello stomaco...

Il fuzz è probabilmente uno degli effetti spesso più incompresi, specialmente da chi ha poca esperienza con le distorsioni ed ha magari la malaugurata idea di provarlo su un clean asettico dell’amplificatore invece che scoprirne la magia proiettandolo su un suono già in crunch, più o meno lieve che sia.
In quel caso, il fuzz è in grado di generare delle timbriche inimitabili e, soprattutto quelli sviluppati con transistor al germanio, di avere un comportamento dinamico devastante, con tantissime armoniche, un gain che quando sale allo stesso tempo rende il suono più “spesso” e la possibilità di tornare al clean solo con l’aiuto del potenziometro della chitarra (Jimi Hendrix docet!).

Scuzz Box

Questa è l’idea di fondo dello Scuzz Box di KHDK, che porta con sé una quantità di controlli in grado di farci “giocare” moltissimo con il nostro suono.
Chiaramente ispirato ai grandi progenitori degli anni ’60, lo Scuzz Box usa, appunto, il germanio nel suo core sonoro, una tipologia di transistor dal comportamento sempre molto musicale e meno spigoloso rispetto al silicio, anche se fate bene attenzione, questo pedale è stato comunque progettato per avere anche suoni decisamente “scorbutici”, ottimi per chi ama sperimentare fino ai confini estremi del noise.

Nonostante le fondamenta retrò, infatti, lo Scuzz Box porta comunque con sé molte possibilità di shape sonoro e due principali modalità di funzionamento: “Fuzz“, che resta nei ranghi di un bel fuzz al germanio, e “Scuzz“, piuttosto selvaggia e senza mezze misure, con una evidente e voluta degradazione, quasi come fosse una vecchia generazione sonora a 8 bit.
In più, grazie ad un effetto gate permette di troncare il sustain delle note rapidamente evitando praticamente ogni rumore residuo, cosa utilissima ad esempio nel caso di “riffoni” ad alto contenuto di gain.

Il suo effetto può diventare quasi imprevedibile, portandoci in quella tipica tensione emotiva del “cavallo da domare” che è spesso una spinta anche alla nostra creatività e al divertimento.
Non è un caso se il pedale è entrato nella pedaliera di Dave Catching degli Eagles of Death Metal!

Sul pedale troviamo i seguenti controlli:

  • switch Fuzz/Scuzz, per passare da una modalità all’altra
  • Fuzz, regola la quantità di gain ovviamente dando anche quel tipico effetto di “steroidi” al suono, tipico dei fuzz
  • Volume, è ovviamente il livello del segnale ma attenzione a come si usa perché il pedale è davvero molto loud!
  • Deep, regola la quantità di basse frequenze prima dello stadio di gain, da bassi asciutti e veloci a quelli più roboanti e invasivi
  • Tone, un controllo di equalizzazione che agisce sulle alte frequenze
  • switch Buffer, tramite cui si può attivare il circuito di buffering che riduce la perdita di segnale nel caso si utilizzino cavi lunghi e/o un routing particolarmente complesso. Quando non è attivo il pedale è true-bypass.

Il KHDK Scuzz Box può essere colegato ad un alimentatore esterno da 9V DC (negativo al centro). In alternativa, si può usare una singola batteria da 9V. Si accede al vano della batteria svitando la piastra inferiore, quando è scarica i LED non si accendono.

I prodotti KHDK sono distribuiti in Italia da Mogar Music.