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Descrizione dello strumento

La chitarra classica è uno strumento formato essenzialmente da una cassa di risonanza e di un manico. La cassa di risonanza ha il compito di amplificare il suono prodotto dalle vibrazioni delle corde in seguito ad una percussione e presenta la caratteristica forma ad "8" che tutti conoscono. Consta di una pa

La chitarra classica è uno strumento formato essenzialmente da una cassa di risonanza e di un manico. La cassa di risonanza ha il compito di amplificare il suono prodotto dalle vibrazioni delle corde in seguito ad una percussione e presenta la caratteristica forma ad “8” che tutti conoscono. Consta di una parte superiore (tavola armonica o piano armonico) ed una inferiore (fondo) collegate tra loro tramite delle liste di legno dette FASCE. Queste vengono piegate e sagomate a caldo, e poi incollate lungo il perimetro dello strumento. In genere si preferisce impiegare lo stesso tipo di legno duro (palissandro, acero…) sia per il fondo che per le fasce. La tavola armonica è la parte più importante dello strumento in quanto serve ad accrescere la sonorità e a determinarne il timbro. Di solito è di abete o di cedro rosso canadese; al centro è posto un foro circolare, la buca o ROSA, che permette la fuoriuscita del suono prodotto dalla cassa di risonanza; può essere lavorata a mano o tramite un processo di stampa.Il ponticello o cavalletto, di forma rettangolare posto inferiormente alla tavola armonica, è anche esso di legno.
Fungendo da cordiera è responsabile del bloccaggio delle corde e della trasmissione delle vibrazioni delle stesse sulla cassa.
Vi alloggia un osso dove vanno a poggiare le corde la quale distanza dal piano armonico è di circa 1 cm.
Guardando all’interno della cassa di risonanza si intravedono i listelli di legno che costituiscono l’incatenatura; la posizione ed il numero variano da liutaio a liutaio, ma l’esperienza insegna che è possibile ottenere una maggiore possibilità acustica in base al “disegno” che vengono a formare (molto spesso a raggiera). Inoltre la catenatura aumenta la resistenza dello strumento e ne equilibra le vibrazioni.Le corde sono sei e variano per spessore e diametro a seconda del suono prodotto: partendo dal grave le note dell’accordatura sono MI-LA-RE-SOL-SI-MI, secondo intervalli giusti di quarta-quarta-quarta-terza maggiore-quarta.
Le prime tre sono dette cantini, le ultime tre bassi e si indicano con i numeri da uno a sei, ciascuno posto dentro un cerchietto.
Un tempo erano di budello di animale o di seta, poi furono affiancate da metalli o leghe (oro, argento, rame…) che a loro volta potevano anche essere avvolte con dell’altro metallo. Ora viene utilizzato il nylon per le prime tre corde, mentre le ultime tre presentano un ulteriore rivestimento metallico.
Il manico è costituito da una fascia di legno di ebano (usato nelle chitarre più pregiate o nelle chitarre da concerto) graduata con delle barrette metalliche trasversali secondo precise distanze determinanti i 19 tasti. A suono più acuto risponde una minore dimensione del tasto secondo misure proporzionali.
La parte superiore del manico è la paletta, piegata indietro rispetto all’asse e di dimensione più grande: ospita le parti meccaniche che attraverso un sistema di avvitaggio delle chiavette permettono la regolazione della tensione delle corde fissate alle cavigliere.
Tra il manico e la paletta c’é il capotasto posto trasversalmente alla tastiera: solitamente di osso o avorio serve a dare una perfetta direzione alle corde, nonché una precisa altezza dal manico tale da permetterne la vibrazione.
La parte terminale del manico a contatto con la cassa di risonanza è chiamato tacco.
Si dice inoltre diapason la misura delle corde dal capotasto al ponte, variabile solitamente tra i 65 cm. e i 66,5 cm.
Per concludere la chitarra può essere ornata con delle sottilissime lamine di legno dette filetti, di solito applicate lungo il margine della cassa armonica, della tavola e della paletta secondo la discrezione del liutaio o molto spesso… dell’ acquirente musicista!