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Questione di stile #2 – Eric Clapton

Oggi vorrei parlarvi di uno degli assolo più incredibili e inaspettatamente didattici della storia, parliamo del solo, per giunta esistente solo in versione live, del famoso brano "Crossroads" dei Cream; in origine scritto da Robert Johnson, il brano è stato ripreso in un'ulteriore versione storica dalla band, Johnso

Oggi vorrei parlarvi di uno degli assolo più incredibili e inaspettatamente didattici della storia, parliamo del solo, per giunta esistente solo in versione live, del famoso brano “Crossroads” dei Cream; in origine scritto da Robert Johnson, il brano è stato ripreso in un’ulteriore versione storica dalla band, Johnson registrò questo brano nel 1936 (“Cross Road Blues”, insieme al b-side “Ramblin’ On My Mind“, il vinile uscì nel 1937 per la Vocalion Records), mentre i Cream la suonarono ed incisero dal vivo il 10 marzo 1968 presso il Winterland Ballrom.

L’assolo, suonato da Eric Clapton, ha fatto in modo che questo brano così rivisitato, sia rimasto per sempre nella storia della musica e soprattutto nel mondo della didattica per chitarra, grazie ai vari temi che è possibile estrapolare dalla sua analisi. La base armonica è un blues classico in tonalità di Amaj. Avremo quindi A7, D7 e E7 con tanto di turn-around.

    • Il lick “A” è l’inizio dell’assolo, nel quale è presente l’utilizzo della classica ambiguità tonale del blues, basata sull’utilizzo, in questo caso, sia della scala pentatonica di Am, nella quale non manca il gioco terza minore/terza maggiore, sia di A Maj.
    • Nel lick “B” troviamo di nuovo la stessa ambiguità tonale terza maggiore/terza minore, ma stavolta in uno di quei licks che ognuno di noi dovrebbe sapere a memoria, una frase all round da stamparsi bene in mente.
    • Il lick “C” è un po’ il sunto di come fare un bending à la Clapton, assolutamente basato su una manciata di note della pentatonica di Am; la sua semplicità è sconvolgente almeno quanto le insidie che nasconde.
    • Il lick D si trova nel secondo assolo e presenta anche l’utilizzo della sesta al posto della settima nella pentatonica di Am. Ancora una volta il controllo dei bending è un requisito necessario.

    Questa è la frase con cui chiudo questa piccola analisi, che, per sommi capi, potremmo concludere affermando che lo stile di Eric Clapton, su questo assolo, si basa essenzialmente sull’uso sbalorditivo di un paio di box di pentatonica, di un controllo eccelso del bending e una fantasia e un tocco inimitabili. Vi consiglio dunque un paio di esercizi (secondo file nella cartella delle tablature) per incrementare il controllo dei vostri bending e i legati sulla pentatonica, in modo tale da poter affrontare le frasi proposte e l’assolo completo con più tranquillità.

    Questione di stile #2 - Eric Clapton