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Jazz… ma non troppo! #6

Salve musicoffili, siamo arrivati al 6 appuntamento sani e salvi, in questo articolo parleremo dei cosiddetti ''target tone'', sperando di esser stato quantomeno esaustivo nelle precedenti puntate.Sarà meglio fare un tuffo negli articoli precedenti e proseguire dritto con questo, arriviamo al dunque: tali target sono

Salve musicoffili, siamo arrivati al 6 appuntamento sani e salvi, in questo articolo parleremo dei cosiddetti ”target tone”, sperando di esser stato quantomeno esaustivo nelle precedenti puntate.
Sarà meglio fare un tuffo negli articoli precedenti e proseguire dritto con questo, arriviamo al dunque: tali target sono altri tipi di approcci, che ci permettono di  approdare appunto, sui toni guida degli accordi e per poter collegare delle frasi tra loro.

Come prima fase esercitiamo questa tecnica sugli arpeggi a 3 e 4 voci precedentemente studiati, in questo articolo vedremo un resoconto dei precedenti con l’utilizzo dei target. Ad esempio prendiamo la scala maggiore di C.

Jazz... ma non troppo! #6

Bene, partiamo dalla 2 nota della scala in questo caso il D sviluppando il fraseggio in ottavi  e facendo attenzione di far cadere sul battere le note della scala o cordali sul levare quelle che non fanno parte della scala ovvero come abbiamo visto nel precedente articolo gli approcci cromatici.

Jazz... ma non troppo! #6

Ora svilupperemo questo esempio su tutta la scala ed arpeggio a 3 & 4 voci; si noti nell’esempio come nelle distanze di semitono utilizziamo il doppio approccio cromatico mentre sulle distanze di tono si viene a creare il cosiddetto ”circondamento” o ” enclosure”.

Jazz... ma non troppo! #6

Con questo ultimo esempio di fig. 3 prima lo esercitiamo sulla scala maggiore e successivamente su gli arpeggi a 3 e 4 voci come da esempio audio. Come sample audio ho proposto un’idea sulle triadi Mj / min / aug / dim di G.

Eupremio Ligorio