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Improvvisazione per chitarra country #3

Ciao amici di MusicOff, bentornati al nostro consueto appuntamento con l'improvvisazione nella chitarra Country, in questo terzo articolo proseguiremo col tema dei double stops; nel capitolo precedente abbiamo analizzato double stops costruiti prevalentemente su intervalli di terza, oggi invece affronteremo degli inter

Ciao amici di MusicOff, bentornati al nostro consueto appuntamento con l’improvvisazione nella chitarra Country, in questo terzo articolo proseguiremo col tema dei double stops; nel capitolo precedente abbiamo analizzato double stops costruiti prevalentemente su intervalli di terza, oggi invece affronteremo degli intervalli dal sound un po’ bluesy. Gli intervalli di sesta (nota fondamentale – sesta maggiore/minore, o terza maggiore/minore – nota fondamentale). Partiamo con l’armonizzare le nostre due scale di riferimento con questo tipo di intervallo: la scala di G maggiore (G, A, B, C, D, E, F#, G) e la scala di G misolidio (G, A, B, C, D, E, F, G) sui quattro set di due corde.G maggiore:G misolidio:Adesso applicheremo questi bicordi in un contesto dal sapore Classic Country e old style. L’esercizio è in tonalità di G maggiore e si sviluppa su due accordi: G e C.È arrivato ora il momento di fondere i due tipi di intervallo visti in questi ultimi due articoli, al fine di arricchire la nostra confidenza col manico e con questo tipo di sound d’oltreoceano. Prendiamo i nostri cari intervalli di sesta sul terzo set di corde: in questo caso però utilizzeremo la scala di C misolidio. La nostra nota fondamentale (C) si trova sulla seconda corda all’altezza del tredicesimo tasto. Procediamo armonizzando in senso discendente e questo è ciò che otterremo:N.B. In questo esempio abbiamo deciso di utilizzare una tonalità diversa da quelle affrontate precedentemente in modo da poter sviluppare l’intera armonizzazione in senso discendente senza dover cambiare set di corde.Adesso aggiungiamo la terza alta (sulla prima corda) rispetto alla fondamentale e, unendo le geometrie dei due bicordi, otterremo un double stop di sesta con l’aggiunta di un’ulteriore terza al canto (o se preferite, un double stop di terza con l’aggiunta di un’ulteriore terza al basso).È ora arrivato il momento di dare un senso pratico a tutto questo. Nei prossimi tre licks infatti potremo riconoscere gran parte delle argomentazioni trattate fino ad ora. Il primo di questi licks è un must have. Lo suoneremo su un accordo di A7 armonizzando la scala di A misolidio e usufruiremo dei double stops di terza intervallati dalle rispettive terze al basso, ghost notes e cromatismi.La prossima frase è stata costruita su un accordo di G7. Inizia con uno steel bend che va a creare un bicordo di terza e poi si sviluppa in senso discendente chiudendo sull’ultimo double stop con un appoggio cromatico. Prestate particolare attenzione all’intonazione dei bending che vanno a formare gli intervalli di terza.L’ultimo esempio di questo capitolo vede al suo interno tre accordi (rispettivamente D7, E7 e A7) e sfrutta l’utilizzo di un pattern ciclico classico per la durata dei primi due.Spero vi stiate divertendo! L’appuntamento va al prossimo articolo, Keep on Country!Nicola Guidi
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