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chitarra heavy metal

Chitarra Heavy Metal, arrangiamento e layering

Ci stiamo avvicinando alla fine del nostro viaggio attraverso il mondo del Metal e del Rock.

Abbiamo imparato cosa fa una chitarra nei brani Metal, abbiamo imparato come farlo e quali sono gli elementi che rendono uno stile caratteristico.
Ora inizia una fase più avanzata nella quale scopriamo come rendere più interessanti dei riff e delle canzoni scritte già in maniera molto valida.
Oggi si parla di Layering.

Questo termine si utilizza per descrivere la sovrapposizione di “layers”, ovvero di “livelli”, in qualunque ambito, compreso quello musicale. Ma cosa intendiamo per aggiungere livelli?

Pensate al vostro arrangiamento come una lasagna. Sì, amico: ho appena paragonato il tuo mostruoso brano grindcore black norvegian metal post vegetariano ad una alta, succulenta e strabordante lasagna.
Ogni strato della lasagna è un livello e, se ben dosato, rende il piatto incredibilmente gustoso. Nel nostro caso ogni layer è una parte di chitarra e, se dosate nella giusta misura, queste parti rendono l’arrangiamento interessante e completo!

Prendiamo come esempio questo riff che ho scritto per la lezione:

Chitarra Heavy Metal Layering

La domanda sorge spontanea: che cosa possiamo aggiungere? Beh prima di tutto, possiamo sottolineare le parti melodiche con un’armonizzazione!
Questo è solitamente il primo layer che si aggiunge in fase di arrangiamento, sia quando si parla di strumenti che quando si parla, ad esempio, di parti vocali.

Iniziamo con l’aggiungere una terza minore nella parte centrale, uno dei sound più comuni nel Metal.

Già così il brano ha un’altro sapore, ma non ci basta. Aggiungiamo un altro layer doppiando, ad esempio, le parti melodiche di risposta con la stessa parte però suonata all’ottava superiore. Questo donerà alle melodie più incisività e fermezza all’interno del mix.

Ricordatevi di questo stratagemma: può essere molto utile per sottolineare una parte melodica di un solo o il tema di un brano strumentale!

Il suono è totalmente diverso, non trovate? Provate a risentire il primo esempio ed il terzo di seguito: quello che probabilmente noterete è che l’ultimo esempio sembra più completo e centrato del primo.

Ora passiamo all’ultimo strato e aggiungiamo delle melodic lines, magari sfruttando i suoni più che un movimento melodico vero e proprio.
Non dobbiamo mai dimenticare che la musica, specialmente quando si parla di Rock, Metal e generi affini, è fatta in gran parte dai suoni e dalle “scene” che questi evocano nella nostra mente… quindi sbizzarritevi (senza esagerare)!

Come sentite dall’esempio, grazie a queste note ed al suono che ho utilizzato (un delay modulato con riverbero), il tutto prende un sapore “mistico” ed “inquietante”. Ricordiamoci, quindi, che non è solo il “cosa” suoniamo a rendere interessante il nostro riff, ma anche il suono che utilizziamo per suonare la parte.

Adesso il nostro riff è pronto e ben farcito!

L’unico limite è la vostra fantasia: potete utilizzare tutte le tecniche che abbiamo imparato negli articoli precedenti per riempire a gusto le vostre composizioni… solo qualche piccolo consiglio:

  • Ricordate che quando c’è una parte cantata, qualunque cosa si muova più velocemente della voce stessa, specialmente se posta su un registro superiore, tende a sovrastarla ed a passare in primo piano
  • Non esagerate! Pensate ad una lasagna con trentasei strati… la regola della lasagna funziona sempre, rispettatela
  • Much is not better! Non sempre fare mille livelli giova all’arrangiamento: una volta aggiunte tutte le parti che avete pensato alzatevi e fatevi un giro, poi tornate davanti al pc e se vi sembrerà di aver aggiunto troppo… probabilmente è così!

Ora tocca a voi! Pronti a fare le lasagne?

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