Roland ha presentato ufficialmente le nuove V-Drums serie 3 e 5, una mossa che semplifica notevolmente la sua gamma di batterie elettroniche e porta su queste fasce di prezzo alcune delle caratteristiche più apprezzate del recente modello di punta V71.
Una gamma più chiara e coerente
Per anni, districarsi tra le varie sigle delle V-Drums è stato un compito arduo anche per i batteristi più esperti: TD, VAD, numeri e sigle spesso criptiche rendevano difficile capire le differenze tra i modelli.
Con il nuovo corso, Roland riorganizza il catalogo in modo più razionale e leggibile, proponendo per ogni serie tre configurazioni principali:
- VADx16, con fusti veri per un aspetto e una presenza scenica più vicini a una batteria acustica
- TDx16, con pad tradizionali e un rullante full-size
- TDx13, pensata come soluzione d’ingresso con pad compatti su tutta la linea
La sigla “x” indica il numero della serie, per cui troviamo modelli come VAD516, TD516 o TD313, rendendo immediata l’identificazione delle fasce e delle caratteristiche principali.
Nuovi moduli V51 e V31: cuore digitale evoluto
Il salto di qualità rispetto alle precedenti generazioni passa soprattutto dai nuovi moduli sonori V51 e V31, rispettivamente per le serie 5 e 3.
Entrambi ereditano buona parte dell’architettura e delle funzioni del celebrato V71, considerato da molti batteristi come il primo modulo Roland in grado di competere direttamente con i migliori software di batteria virtuale.
Tra le funzioni più significative spiccano:
- Adattatore wireless integrato, per connettersi direttamente a Roland Cloud e scaricare o provare nuovi kit e suoni senza bisogno di cavi
- Bluetooth audio/MIDI incorporato, utile sia per suonare insieme a basi wireless sia per collegarsi ad altre apparecchiature
- Interfaccia audio/MIDI USB multicanale integrata, che consente di registrare ogni elemento del kit su tracce separate tramite un solo cavo
Queste caratteristiche trasformano i nuovi moduli non solo in strumenti per la pratica e le performance live, ma anche in hub digitali completi per la produzione in studio.
Grazie alla condivisione della stessa architettura interna del V71, i nuovi moduli offrono accesso diretto ai campioni DW Soundworks, portando così su queste serie la qualità sonora e la profondità timbrica tipiche dei prodotti top di gamma.
Roland mette inoltre a disposizione strumenti di editing avanzato per modellare i suoni nei minimi dettagli, dal pitch alla risposta dinamica, fino agli effetti di ambiente e microfonazione virtuale.
Una famiglia più accessibile ma con DNA professionale
Con l’introduzione delle nuove serie 3 e 5, Roland completa il ridisegno dell’intera linea V-Drums, che ora parte da questi nuovi kit e arriva fino alla gamma di punta rappresentata dalla serie 7. Tutti i nuovi modelli e i moduli sono disponibili anche separatamente, permettendo ai batteristi di aggiornare progressivamente il proprio setup senza sostituire l’intero kit.
La sensazione generale è quella di un marchio che, pur mantenendo la propria identità tecnologica, ascolta le esigenze reali dei musicisti e propone soluzioni più chiare, potenti e versatili per ogni livello di esperienza.










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