Chi suona il basso sa quanto può essere stimolante esplorare territori sonori al confine tra groove e sperimentazione. La nuova MXR Bass Synth, nata dalla collaborazione con Ian Martin Allison, si inserisce esattamente in questa direzione: uno strumento pensato per trasformare il basso elettrico in una vera e propria macchina funk, capace di evocare le atmosfere dei grandi classici di Stevie Wonder, Michael Jackson o Parliament Funkadelic, ma con una marcia in più pensata per i musicisti di oggi.
Un concentrato di basse frequenze con anima synth
L’approccio della Bass Synth è tutto tranne che timido. L’anima dello strumento è fortemente ispirata ai sintetizzatori analogici vintage, ma la sua progettazione guarda a un’integrazione fluida nei moderni setup. Il pedale lavora in modalità monofonica ed è in grado di produrre una gamma di timbri che vanno da un sub potente e rotondo a filtri dinamici dal comportamento reattivo e musicale, fino ad effetti di modulazione lussureggianti.
Tutto questo con una tracciatura del segnale sorprendentemente accurata e una sustain che si adatta perfettamente tanto a frasi brevi e percussive quanto a linee più dilatate.
Il controllo completo nelle mani del musicista
Una delle caratteristiche che rendono il pedale particolarmente appetibile è l’ampia gamma di controlli messi a disposizione. Oltre alla classica possibilità di miscelare segnale dry e wet, è possibile modellare il comportamento dei filtri scegliendo tra sweep elastici in stile “gomma” o aperture più lente e profonde, quasi cinematografiche.
I controlli su cutoff e risonanza consentono poi di aggiungere punch e presenza a piacimento, mentre la sezione dedicata alla forma d’onda permette di passare dalla triangolare, alla dente di sega, fino alla quadra, coprendo tutto il vocabolario classico della sintesi.
Non mancano infine oscillatori aggiuntivi, pensati per arricchire il suono con armonie complesse e texture più articolate.
Otto preset pronti al decollo
Per chi non vuole perdersi nei dettagli tecnici e preferisce entrare subito nel groove, MXR ha incluso otto preset creati direttamente da Ian Martin Allison, ispirati a brani iconici di artisti come Herbie Hancock o Peter Gabriel.
Basta selezionarne uno per trovarsi istantaneamente proiettati in un mondo sonoro familiare ma reinterpretato dal punto di vista del basso.
I preset non sono pensati solo come scorciatoie, ma come vere e proprie piattaforme espressive su cui costruire la propria identità sonora, adattandole secondo le esigenze del contesto.
Il parere di chi lo ha progettato
Il contributo di Ian Martin Allison non è stato solo estetico. Come lui stesso ha dichiarato:
“Nel tempo ho costruito suoni synth usando catene di pedali o unità multieffetto, e spesso ottenevo risultati molto convincenti. Ma il MXR Bass Synth è riuscito ad andare oltre, in certi casi risultando indistinguibile da un autentico rig di tastiere. Non mi sono fermato finché non abbiamo ottenuto la tracciatura e la latenza perfette. Questo pedale è esattamente come lo volevo” (Ian Martin Allison)
Un endorsement che non suona come una frase fatta, ma come il risultato di un lungo lavoro di cesello su ogni dettaglio: dalla risposta dei controlli al comportamento del filtro, dalla curva di inviluppo alla consistenza del sub.











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