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Viagogo diserta il confronto con il Parlamento inglese

In Inghilterra (così come in Italia), il fenomeno del secondary ticketing è un problema che da qualche tempo è sotto l'attenzione dei media e delle istituzioni.Prova ne è che il Dipartimento per la Cultura, i media e lo sport (DCMS), proprio all'inizio di questo mese, ha reso noto di voler fronteggiare la vicenda c

In Inghilterra (così come in Italia), il fenomeno del secondary ticketing è un problema che da qualche tempo è sotto l’attenzione dei media e delle istituzioni.
Prova ne è che il Dipartimento per la Cultura, i media e lo sport (DCMS), proprio all’inizio di questo mese, ha reso noto di voler fronteggiare la vicenda con interventi legislativi che mirano a limitare il potere delle imprese nella rivendita dei biglietti, e a sanzionare con misure pesanti queste nuove pratiche di bagarinaggio.

Una società che è stata additata in questo contesto è Viagogo, realtà che opera nel mercato digitale, occupandosi della rivendita di biglietti per concerti, manifestazioni sportive ed eventi culturali in genere Secondo quanto riportato dai giornali d’oltre manica, Viagogo si è recentemente rifiutata di comparire dinanzi al Dipartimento per la Cultura, i media e lo sport (DCMS), della House of Commons per un’inchiesta sul secondary ticketing.

È stato reso noto, infatti, che nonostante il largo anticipo con cui sono stati invitati, gli esponenti di Viagogo hanno disertato il meeting, rifiutandosi così di rispondere alle domande dei Parlamentari britannici.

Il presidente della commissione, deputato Damian Collins ha affermato di essere notevolmente deluso dalla condotta della società, sottolineando che Viagogo non ha inviato neanche un rappresentante, nonostante abbia un ufficio sulla Cannon Street (nel centro di Londra n.d.r.).

Premettendo che è estremamente raro che i dirigenti di una società al centro di un’inchiesta così importante si rifiutino di comparire davanti a un comitato ristretto, a parere di Nigel Huddleston (deputato e mebro del comitato DCMS) “Viagogo ha mostrato, se non un disprezzo, una mancanza di rispetto nei confronti del Parlamento e, per estensione, del pubblico britannico“.

Viagogo diserta il confronto con il Parlamento inglese

La società con sede in Svizzera è stata invitata a chiarire su alcuni comportamenti messi in luce da alcuni articoli del Guardian. Viagogo è stata infatti accusata di “ripugnanza morale” per la rivendita dei biglietti del concerto di Ed Sheeran in aiuto al Teenage Cancer Trust (associazione attiva nel supportare i giovani malati di cancro).

Pare inoltre che nel mese di febbraio abbia trattenuto migliaia di sterline in rimborsi, che non è riuscita a restituire per un problema tecnico, causando non pochi problemi ai consumatori. Da qui la nascita di un gruppo Facebook chiamato “Victim of Viagogo“, gruppo a cui oggi sono iscritti più di 150 membri.

Last but not least, Viagogo è stata anche accusata di aver tentato di manipolare le recensioni negative online sui propri servizi, scritte da chi, dopo aver subito brutte esperienze, ha legittimamente tentato di fare cattiva pubblicità.
Come vi abbiamo più volte segnalato, anche nel nostro Paese, in occasione di diversi concerti quali Vasco, Lady Gaga, U2, Ed Sheeran, sono stati messi in rete dei biglietti a prezzi di 5 e addirittura 10 volte maggiori del normale.

SIAE si è già mobilitata, denunciando detta società per aver venduto a gennaio biglietti non ancora disponibili per l’evento “Vasco Modena…Modena Park” del 1° luglio 2017. Una realtà, dunque, che fa acqua da tutte le parti. Un’acqua che non spegne ma che alimenta il fuoco del secondary ticketing. Quel fuoco che continua a distruggere i sogni di tanti fans e a bruciare gli entusiasmi di tanti artisti.