HomeAll NewsHendrix brucerà di nuovo la sua chitarra a Bologna il 27 giugno

Hendrix brucerà di nuovo la sua chitarra a Bologna il 27 giugno

A 50 anni dalla "Summer of Love" e da quel famoso Monterey Pop Festival durante il quale Jimi Hendrix fece una delle sue più famose e strepitose esibizioni (la prima negli USA come solista), bruciando la sua Fender Stratocaster in una sorta di rito voodoo/musicale, i filmati del concerto tornano in versione restaurata

A 50 anni dalla “Summer of Love” e da quel famoso Monterey Pop Festival durante il quale Jimi Hendrix fece una delle sue più famose e strepitose esibizioni (la prima negli USA come solista), bruciando la sua Fender Stratocaster in una sorta di rito voodoo/musicale, i filmati del concerto tornano in versione restaurata in anteprima a Bologna, il prossimo 27 giugno in Piazza Maggiore.

La pellicola fu girata da D.A. Pennebaker che sarà presente all’evento e il giorno dopo incontrerà nuovamente il pubblico, introdotto dallo storico del cinema e premio Oscar Kevin Brownlow.
Leggenda narra che, non avendo a disposizione abbastanza pellicola per tutto il festival, il segnale di registrare venisse dato ai cameraman attraverso una luce rossa, così da segnalare le esibizioni migliori (tra gli altri: Janis Joplin, al suo debutto , The Who, Otis Redding e Jefferson Airplane).
Al salire di Hendrix sul palco quella luce si accese e non si spense mai…

Curiosa anche la piccola querelle tra Pete Townshend degli Who e Jimi su chi dovesse salire sul palco per primo (Townshend ha ammesso anni dopo che era spaventato dal suonare dopo Hendrix, in primis come chitarrista). La questione fu risolta con un testa o croce e vinsero gli Who. Ma non cambiò molto le cose, lo show di Hendrix spazzò letteralmente via ogni altro.
Townshend, anche lui gran demolitore di chitarre, ha detto “ciò che per me era recitazione, per lui in quel momento era qualcos’altro, la normale estensione di ciò che faceva“.

Il festival fu organizzato per beneficenza, i numerosi artisti durante i 3 giorni suonarono gratis (tranne Ravi Shankar). Il biglietto costava 1 dollaro e accorsero 200.000 persone.

Grande occasione, quindi, di rivedere quel bellissimo concerto in versione restaurata, realizzata da Criterion di New York in collaborazione con il laboratorio L’Immagine Ritrovata di Bologna. Nell’attesa godiamoci uno stralcio dai filmati già da tempo in rete.