Di recente ho avuto l’opportunità di fare alcuni live in Colombia e ho conosciuto diversi chitarristi, interpreti, compositori e spiriti liberi del fingerstyle: uno di questi è Oscar Mendez.
Mi auguro in futuro di condividere le esperienze musicali vissute anche con altri ragazzi come Oscar Cortez, Chalo Cantor o Mauro Cubaque.
Al Teatro Mejia di Cartagena incontro Mendez che acquista un mio disco e mi parla con grande entusiasmo della sua attività e di quella del Colombia Fingerstyle Guitar: lo seguo online durante il mio tour e vedo che è molto bravo!
Un ragazzone altissimo di Bogotà da qualche tempo noto per le sue video performance su Candyrat come pure per Fret Monkey.
Quando e come hai cominciato a suonare la chitarra acustica?
Innanzitutto ringrazio Musicoff e Paolo per la opportunità di questa intervista e di essere maggiormente in contatto col pubblico italiano ed europeo. Per me è davvero un onore!
Ho cominciato a suonare la chitarra acustica in fingerstyle dodici anni fa, dopo aver visto le esibizioni di Don Ross, Antoine Dufour ed Andy McKee su Youtube. Fui letteralmente folgorato da questo modo di suonare, abbandonai drasticamente la chitarra elettrica. Quando suono la chitarra acustica mi sembra davvero di suonare “la“ chitarra, meglio di così non so spiegarlo.
Sei molto attivo in Colombia ma vedo che spesso sei negli Stati Uniti: fa parte di una tua strategia professionale?
Sono molto attivo è vero, perchè ho firmato per Fret Monkey, un’etichetta che coinvolge molti chitarristi nel mondo ed ovviamente io rappresento il mio paese, la Colombia. Cerco di creare nuove connessioni e collaborazioni anche e soprattutto a livello internazionale e gli Stati Uniti sono per me un esempio di business e professionalità della cultura musicale che io cerco di riproporre anche nel mio paese ad esempio attraverso il Colombia Fingerstyle Guitar Festival.
Qual è il tuo Gear di riferimento?
La mia attrezzatura è molto semplice perchè il suono mi piace puro e senza troppi fronzoli, la mia chitarra è una Takamine P4DC, uso un pickup K&K che secondo me va benissimo per lo stile percussivo, il riverbero che amo usare è il Polara della Digitech a cui sono arrivato dopo molti esperimenti. Quello che posso dire è di cercare la propria voce e fare tentativi su diverse macchine, inutile copiare gli altri…
Quando hai cominciato a suonare in modo professionale e capito che questa poteva essere una tua realizzazione lavorativa?
Nel 2012 ho cominciato a suonare quale chitarrista acustico solista con la mia Yamaha FX310 (che è la chitarra nel video di “The Mirror“) per presentare i brani del mio primo disco Lone Spirit. Essere da soli sul palco è sempre una grande sfida e si imparano sempre cose nuove.
Hai una lista di interpreti o dischi di chitarra come riferimento?
Mi piace ascoltare la musica per chitarra e i cinque album che ascolto di più ultimamente sono questi e davvero ne raccomando l’ascolto: Existence – Antoine Dufour, Art of motion – Andy Mckee, Vulcano! – Paolo Sereno (qui esagera ma grazie, NdR), Ps 15 – Don Ross, Pinnacle – Blake Goodwin.
Un’altra passione che vado scoprendo è quella relativa alla registrazione in studio: attualmente lavoro con Julio Avellanada e Marco Leal nella produzione di dischi a cura di Fingerstyle Colombia e amiamo molto sperimentare diversi microfoni e tecniche di registrazione basandoci molto sull’atmosfera del brano.
Con un brano percussivo bisogna essere ad esempio molto attenti alle distanze dei microfoni dallo strumento. Ma se mi chiedi quale sia la microfonazione per le sue caratteristiche sono molto soddisfatto dalla tecnica “Blumlein”.
“The Mirror” trascrizione del Chorus e del Verse 1
A me piace molto ascoltare delle idee nuove o delle cose inaspettate, quando ero sul palco a Bogotà aspettando il mio turno per suonare al Festival noto nel brano di apertura di Oscar una piccola frase sul basso che mi piace davvero e che risponde alle frasi melodiche che esegue.
Dimentico il tutto dopo mesi e mesi ma ecco che quando durante l’intervista gli chiedo di inviarmi un brano per commentarlo insieme su Musicoff lui mi spedisce esattamente “The Mirror“, per cui accordate la chitarra in Eb-G-D-G-Bb-C e leggete il commento di Oscar sotto il video, nonché le trascrizioni del verse1 e del chorus.
Il commento di Oscar:
L’idea dietro al brano “The Mirror” è connessa al modo corretto di trovare la strada giusta nella vita e lasciare agli altri ciò che di buono si è fatto.
L’ispirazione musicale la devo nell’atmosfera generale a delle suggestioni hedgesiane, mentre per l’uso degli armonici mi sono ispirato ad Antoine Dufour e infine per l’uso delle percussioni ho pensato a Jon Gomm. Questo brano mi ha portato una qualche notorietà visto che è stato ospitato dal canale Youtube di CandyRat Records ed è anche presente su FretMonkey .
Nel chorus troverai l’alternanza di una forte accentuazione di alcuni bassi in risposta a una serie di passaggi melodici.
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