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“The city where the lights is gone”: il nuovo capitolo dei Thankful Revolution

I Thankful Revolution tornano con un nuovo brano, sempre registrato in home-studio e ispirato al grunge anni '90.

Dopo il debutto con Song in my Hand, i Thankful Revolution tornano con un nuovo brano che mostra un’evoluzione sonora e una maggiore urgenza espressiva.

Il duo composto da Emanuele Perri e Steve Di Fidio pubblica The city where the lights is gone, disponibile sulle principali piattaforme digitali.

Un suono più ruvido, ma con le stesse intenzioni

Rispetto al primo singolo, più morbido e riflessivo, The city where the lights is gone si presenta come un brano diretto e con un gusto retrò. C’è qualcosa che tocca il grunge anni ’90, con ascolti mirati a dischi come Superunknown, Siamese Dream e Ten, ma questo non vuol dire che ci sia un cambio di rotta rispetto al primo singolo, anzi, la matrice che che abbiamo già rilevato nello scorso articolo resta comunque presente.

Il pezzo mantiene quindi il tono emotivo che già caratterizzava il debutto, ma sposta l’equilibrio verso una produzione meno levigata, dove l’istinto è maggiore protagonista rispetto al calcolo e alla scrittura certosina.

“Con ‘The city where the lights is gone’ abbiamo cercato di far tesoro delle critiche (costruttive) ricevute, lavorando in maniera sempre naturale, con maggior focus, e sempre mantenendo il nostro stile e la direzione che abbiamo in mente”

Home-studio, imperfezioni e spontaneità

Come già accaduto per il primo brano, anche questo è stato interamente registrato in home-studio e a distanza, sfruttando al massimo le possibilità offerte dalla produzione indipendente. Il risultato è un suono autentico, grezzo ma equilibrato, dove ogni scelta è stata guidata da un’idea ben precisa.

“La sfida è stata ricreare quella sensazione di sano sporco, analogico, mantenendo la dolcezza che ci caratterizza come progetto. Nell’ottica della musica moderna, credo sia proprio quell’imperfezione che salverà tanti progetti, e ne preserverà l’umanità”

I Thankful Revolution non nascono da una piattaforma, ma hanno trovato nella community di Musicoff un terreno fertile di confronto, dove condividere idee, materiali, bozze e ascolti in modo aperto e costruttivo.

Per la copertina del singolo, il duo ha collaborato con Emma Virginia Segrada, in arte Darges, giovane artista e fumettista emergente che ha saputo cogliere e reinterpretare l’immaginario del brano. Una scelta in linea con l’estetica del progetto: nessun artificio, solo sensibilità e coerenza.



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