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Pearl Jam – Yield

Dopo Vitalogy e No Code, e dopo le sessions di Mirror Ball insieme a Neil Young (dove ne è scaturito l'EP Merkin Ball, praticamente introvabile), i Pearl Jam tornano ad alzare gli amplificatori con Yield. L'album è caratterizzato da suoni nervosi, "sudati", che anche (e soprattutto) durante le ballad rimangono incalz

Dopo Vitalogy e No Code, e dopo le sessions di Mirror Ball insieme a Neil Young (dove ne è scaturito l’EP Merkin Ball, praticamente introvabile), i Pearl Jam tornano ad alzare gli amplificatori con Yield. L’album è caratterizzato da suoni nervosi, “sudati”, che anche (e soprattutto) durante le ballad rimangono incalzanti. Yield parte in quarta fin dall’inizio con le chitarre graffianti di Brain Of J., ma più avanti alternerà pezzi rock “acidi” (Faithfull; Push Me, Pull Me) a ballate elettriche (Wishlist, Low Light), ma tutto sommato rimarrà sempre su livelli molto tirati.Alcuni brani (Given To Fly, Pilate) riportano alla luce vecchi amori come gli Who e gli U2 di War e October.Logicamente i riferimenti sono rivisitati in chiave rock ‘n roll/grunge. Ed è proprio in Yield che si capisce quanto sia sottile per i Pearl Jam la linea che divide questi due generi.Questa sensazione si avverte di più dopo che il gruppo di Seattle ha suonato per Neil Young (che molti vedono come il precursore del grunge). Il pezzo più adrenalinico dell’album è sicuramente Do The Evolution, dove la rabbia e “l’incazzatura” di Vedder vengono esaltate dalle chitarre potenti di McReady e Gossard. I testi, curati sempre con molta attenzione, in Yield raggiungono la definitiva maturazione e la presenza della traduzione dei medesimi nella versione italiana del disco è stata voluta da Eddie, per una vecchia polemica legata ad un libro che riportava interpretazioni sbagliate.Tutto questo a dimostrazione di quanta importanza ha il comunicare qualcosa da parte dei Pearl Jam. Per gli amanti delle curiosità: MFC (Man Fast Car) è stata scritta da Vedder durante una giornata passata nel traffico di Roma; le foto del booklet all’interno del disco sono state realizzate (come al solito) dal cantante stesso; la traccia numero otto compare sulla track list del disco con un puntino rosso. Più avanti si scoprirà il titolo (The Color Red). Dal tour mondiale di Yield ne è uscito fuori il disco Live On Two Legs.

  • Brain Of J.
  • Faithfull
  • No Way
  • Given To Fly
  • Wishlist
  • Pilate
  • Do The Evolution
  • The Color Red
  • MFC
  • Low Light
  • In Hiding
  • Push Me, Pull Me
  • All Those Yesterday
  • Casa discografica: Sony Music
    Anno: 1998